Il viaggio della morte, quello di milioni di animali che ogni anno sono destinati alla macellazione. Per molte persone esiste una classifica con la quale si distinguono animali di serie A e animali di serie B anche se ciò varia in base alla cultura di un paese. In questo ambito, in Cina e in altri paesi, i cani sono considerati animali commestibili, destinati anche loro al mercato alimentare. Non tutta la popolazione cinese ha l’usanza di mangiare cani, si tratta solamente di alcune etnie che perpetrano questa tradizione senza che vi sia un divieto a livello governativo. E così fanno ribrezzo le immagini che narrano la triste sorte di centinaia di migliaia di cani che vengono uccisi barbaramente per vendere la loro carne al chilo. Ma non solo la Cina è sotto ai riflettori, recentemente, gli animalisti hanno denunciato il triste commercio di cani destinati al macello in altri paesi, come Indonesia o India. Ed è proprio dall’India che proveine una delle più tristi immagini che testimoniano questa realtà.
Come riporta il Daily mail, la fotografia shoccante è stata scattata da Surabhi Jaiswar, un ragazzo di 27 anni, che si stava recando al mercato locale a Dimapur dove è stato denunciato più volte un vero e proprio commercio illegale di carne di cane. Secondo quanto evidenziato più volte dalle associazioni, in base a delle indagini approfondite e con tanto di documentazione video, in molte località di confine esiste una fitta rete del commercio di cani destinati alla macellazione come a Nagaland dove nel maggio scorso grazie alla Hsi vi fu un maxi sequestro di cani trovati in condizioni orribili: i poveri animali infatti, vengono trattati come merce, legati come salcicce e trasportati dentro a dei sacchi.
Nonostante sia vietata la carne di cane in India, come ricordato a fine settembre in occasione di un sequestro nel quale sono stati salvati una ventina di cani, c’è chi continua a commerciare la loro carne.
Ed ‘ quello che testimonia lo scatto fotografico di Jaiswar, a Dimapur, riportato dal Daily Mail e che sta facendo il giro del mondo: un cane, con il muso e le zampe legate, trasportato dentro ad un sacco, sopra al porta bagagli di un fuori strada lungo un strada. Si vedono gli occhi di quel povero animali, occhi dolci e languidi che guardano in direzione di chi sta scattando la fotografia, forse per chiedere aiuto.
“Ci siamo fermati al caffè per prendere un caffè. Ero seduto ad un tavolo quando ho notato qualcosa muoversi sul tettino dell’auto. Alla fine ho visto che si trattava di un cane”, ha commentato Jaiswar.
Il giovane fotografo attivista ha chiesto informazioni ai proprietari del cane che in un primo momento hanno negato che fosse destinato al macello. Solo dopo aver trattato il suo riscatto, hanno ammesso che lo avevano acquistato per consumare la sua carne.
Il fotografo ha tentato disperatamente di acquistare il cane ma non è stato possibile: i proprietario glielo hanno negato, ignorandolo.
“Sono tornato alla caffetteria e il proprietario del locale mi ha detto che succede tutti i giorni, affermando che mangiano cane da queste parti”, ha testimoniato il fotografo che si è poi dichiarato “devastato” dall’esperienza.
C.D.