L’iniziativa sui lupi, nasce la campagna “In bocca al lupo” ideata per offrire ai cittadini tutte le informazioni utili per come comportarsi con l’animale
E’ un’iniziativa speciale la compagna denominata “In bocca al lupo” che ha il fine di informare i cittadini sulle emozionanti storie che hanno come protagonisti i lupi, suddivise tra ammirazione e perplessità. Il progetto parte dal Giardino Zoologico di Pistoia ed è stata creata in collaborazione con la dottoressa Francesca Ciuti, ricercatrice responsabile del progetto di monitoraggio del lupo a Pistoia. Un tema caldo, che di recente ha prodotto pareri contrastanti in merito agli ultimi avvistamenti dell’animale selvatico.
Ultimamente, il lupo è stato oggetto di continue segnalazioni provenienti dalle comunità agricole che, a volte, hanno creato allarmismi e diffidenza nei confronti del “re del bosco”. Pertanto, lo scopo del Giardino è palese: far chiarezza intorno al tema, tanto discusso.
Innanzitutto, occorre seguire alcune semplici regole che permettono di instaurare un rapporto pacifico con l’animale. “La prima norma è quella di evitare di lasciare incustodito il mangime per animali da compagnia, spazzatura o compostiere aperte. E’ fondamentale non lasciare gli animali da soli di notte, perché potrebbero diventare preda dei lupi che si avvicinano alle abitazioni. Infine, occorre non fornire cibo ai lupi perché potrebbero perdere la diffidenza e il timore nei confronti dell’uomo.” commentano i membri della struttura.
Poi, aggiungono un importante aspetto sul quale è bene fare attenzione, combattere le fake news. “L’animale selvatico ha gradualmente conquistato il territorio per dispersione naturale, quindi non è stato reintrodotto dall’uomo. Dal punto di vista sociale, compongono branchi che non hanno più di 4/5 soggetti e si avvicinano alle città per la presenza di aree abbandonate e la facile reperibilità di cibo all’interno di cassonetti, aree di sosta e abitazioni.”
Poi, concludono i responsabili è di primaria importanza, nel caso in cui, si fanno avvistamenti segnalarli all’apposito indirizzo email (inboccaallupo.pistoia@gmail.com) il quale sarà visionato dai membri dello staff insieme alla dottoressa Francesca Ciuti e i suoi collaboratori Danilo Giusti e Mario Fortebraccio, i quali si occupano dello studio dei lupi che vivono sulle montagne, nei boschi e sulle colline.
Il loro studio fa parte di un progetto finanziato dalla regione Toscana, avente come scopo quello di approfondire le conoscenze sulla genetica della popolazione, sensibilizzando la popolazione sulle problematiche che la sua presenza può comportare nel territorio. Ciò è reso possibile mediante l’installazione di foto trappole che si attivano al passaggio di un animale (o altro) grazie alla presenza di sensori. Una delle raccomandazioni da ascoltare è quella di non rimuoverle in quanto sono una fonte preziosa di informazioni e scoperte da parte dei ricercatori. Infine, l’ultimo accorgimento riguarda il wolf-howling consistente nella riproduzione dell’ululato tramite la voce o i registratori per poi ascoltare la risposta. Infatti, se i lupi saranno nell’area, la loro risposta sarà un ululato perché rappresenta il loro modo di dire: “Questa è casa nostra“.
Per avere, dunque, un rapporto pacifico con il re del bosco, basta ascoltare i consigli degli esperti. Non è mai scontato come sembra.
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B.F.
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