Lily è un incrocio di beagle di cinque anni, che era destinata all’eutanasia, ma qualcuno ha deciso di salvarla e ora lo sceriffo della Florida la usa per la pet therapy. L’idea di sopprimerla era venuta ai gestori del rifugio nel quale era ospitata, che avevano bisogno urgente di liberare spazio. Ma lo staff che lavora al “Marion County Sheriff’s Office” ha deciso a quel punto di intervenire: “Quando ci hanno raccontato la sua storia, non potevamo accettare che venisse destinata all’eutanasia”.
Successivamente è stata iscritta al “Paws & Stripes College” e ha preso parte a un programma di otto settimane di addestramento. In questo modo Lily è diventata un cane da pet therapy: “Da quel momento la sua vita è cambiata”, spiega chi l’ha avuta in custodia e poi ha deciso di affidarla allo sceriffo locale. Lily è così diventata un membro fondamentale dello staff, sostenendo bambini e adulti durante gli interrogatori. Lo sceriffo Billy Woods ha quindi spiegato che “c’è stata una grossa differenza da quando il cane si è unito alla squadra”. Infatti, Lily “è un facilitatore emozionale: aiuta le persone ad aprirsi, soprattutto nei casi di crimini gravi”. Lo sceriffo ha chiosato: “A oggi sono 500 i cani che grazie a questo programma sono al servizio della comunità”.
Il dibattito sull’eutanasia
Purtroppo il dibattito sull’eutanasia dei cani e degli animali in generale è molto ampio e non sempre c’è chi è disposto a seguire esempi positivi. Molto scalpore aveva destato la vicenda di Maya, un chihuahua regalato dai genitori alla figlia di 9 anni per Natale, che sarebbe stato ingiustamente ucciso. L’associazione animalista Peta ne è responsabile. Per questo dovrà risarcire una famiglia della Virginia.
Molto positiva è la vicenda di Rivi, un cane che ha una storia davvero speciale. Salvato da un canile a Puerto Rico ma quasi subito destinato all’eutanasia, il cucciolo ce l’ha fatta grazie anche e soprattutto a chi lo ha adottato. Il meticcio, che aveva una malformazione alle zampe anteriori, è stato molto fortunato: rientra in un progetto di trasferimento di 205 cuccioli da Puerto Rico alla Florida. Qualche giorno fa, era venuta fuori la storia di Momma: la meticcia era gravida e nonostante le sue condizioni è stata portata dietro le sbarre gelide di un box in un canile dove, era stata poi inserita nella lista dei cani da sopprimere. Anche Momma ha trovato il suo angelo custode.
GM