Si chiama Kasia ed è un delfino che sarà liberato dal parco acquatico dove viveva da nove lunghissimi anni.
Dopo aver passato nove anni in un parco acquatico il delfino sarà liberato. Dovrebbe terminare con un lieto fine, dunque, la storia di Kasia, femmina di questo cetaceo che riguadagnerà il mare aperto. Rischiava infatti di morire di solitudine nel Milad Tower’s Dolphinarium di Teheran. Invece, grazie all’intervento di alcune associazioni potrà tornare a vivere nel suo habitat naturale.
La storia del delfino che ha vissuto nel parco acquatico per nove anni e che sarà liberato
Tutto ha avuto inizio quando Kasia è stata catturata nel mar Nero in maniera illegale più di nove anni or sono: il delfino, dopo varie peripezie, arrivò nell’acquario e condivise la vasca con Alpha, un’altra della sua specie. Purtroppo l’altro cetaceo è morto nel 2019 e da allora Kasia è diventata sempre più triste, perdendo ogni voglia di vivere. La situazione è degenerata lo scorso febbraio quando il Milad Tower’s Dolphinarium è stato chiuso per via del Covid-19: Pian piano l’animale ha smesso di nuotare e mangiare, come se volesse abbandonarsi alla morte.
Quando il delfinario è stato chiuso definitivamente, il trasferimento del delfino è stato necessario per la sua sopravvivenza. Così negli scorsi giorni il cetaceo ha raggiunto quella che per un po’ sarà la sua nuova casa: Kish Island. Si tratta di un logo nel quale Kasia dovrà imparare nuovamente a comportarsi come in natura: le sarà insegnato a procacciarsi il cibo e a scampare ai pericoli cui inevitabilmente gli ambienti selvaggi espongono il loro abitanti.
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Serve danaro per aiutare Kasia: l’idea della raccolta fondi
Il trasferimento di Kasia nella nuova struttura è stato complesso e a pagare i costi per mantenerla fino all’estate ha pensato il Centro Recupero Ricci “La Ninna, una delle due associazioni italiane che ha contribuito al trasporto del cetaceo dal delfinario alla sua nuova casa. per la sua riabilitazione e la successiva liberazione in un’area marina protetta sarà necessaria una somma di denaro ancora più cospicua. Dunque è stata lanciata una raccolta fondi, come si vede nel post qui sotto.
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Insomma, il viaggio verso il mare di Kasia, approdata lo scorso 14 gennaio nella struttura di riabilitazione di cui sopra, è appena iniziato e durerà ancora un po’ di tempo. Tuttavia, le associazioni sembrano fiduciose: porteranno a termine il progetto.
Matteo Simeone