Regno Unito sotto choc e pioggia di polemiche per la scelta dell’ex calciatore Vinnie Jones di pubblicare la foto di cento volpi uccise. Si trattava di un suo trofeo di caccia e le immagini sono finite su Twitter. L’ex giocatore del Wimbledon e del Chelsea è stato sempre un appassionato di caccia e pesca, anche quando era in attività. Ma quelle immagini delle volpi colpite hanno suscitato non poca indignazione.
Da qualche tempo, Vinnie Jones vive vicino a Los Angeles, in un cottage nel Sussex, e non fa a meno delle sue passioni. Ha scelto per questo di condividerle sui social. Cento volpi una affianco all’altra postate su Twitter sono però davvero troppo. L’ex calciatore ha dovuto fare dietrofront ed eliminare la foto incriminata dal popolare social network.
“Una vera notte di caccia eccezionale, #volpi, nessuno sa battere questo?”, il tweet di Vinnie Jones. L’ex calciatore poi si era fatto immortalare in posa accanto a 16 conigli morti, sorridente in tenuta da caccia mentre si inginocchia su un tasso morto oppure mentre abbraccia un fucile.
Racconta Vinnie Jones: “Il mio primo sparo? a 5 anni. La mia giornata perfetta sarebbe quella di alzarsi presto, di nascondermi e di sparare ai piccioni tutto il giorno e poi andare tutta la notte a prendere una mezza dozzina di volpi”. Anche se in molti si sono scagliati contro l’ex calciatore, per la legge non avrebbe fatto nulla di male, anzi l’Associazione britannica per la ripresa e la conservazione è arrivata a spiegare che “cacciare di notte le volpi è necessario per garantire che i danni provocati ad altri animali e alle coltivazioni siano mantenuti a livelli accettabili. È un metodo di controllo sicuro ed efficace”.
La caccia alle volpi in Italia
La brutalità della caccia alle volpi riguarda anche l’Italia: qualche settimana fa, un uomo residente a Berlingo, nel bresciano, ha abbattuto a colpi di fucile una volpe, che fa parte degli animali inseriti nella lista delle specie sottoposte a vincolo di protezione. Subito dopo il cacciatore è stato sorpreso dai carabinieri e denunciato.
Un mese prima, a Manzolino, una frazione di Castelfranco Emilia, i volontari del Centro Fauna ‘Il Pettirosso’ della città emiliana hanno preso in cura cinque cuccioli di volpe abbandonati in un cartone nei pressi di alcuni cassonetti dei rifiuti.
Sempre un po’ di settimane fa, la Lav – Lega anti vivisezione aveva esultato parlando di “vittoria della legalità”, dopo che il Tar della Toscana gli ha dato ragione rispetto alla delibera regionale che disponeva un “Piano di controllo sulla specie della volpe (Vulpes vulpes) per il periodo 2016-2018 per la prevenzione dei danni da predazione alla fauna selvatica e agli allevamenti zootecnici”, che è stata così annullata. Spiegava la Lav: “Aver sottratto quattromila volpi all’arroganza del piombo dei cacciatori rappresenta un risultato concreto a tutela del loro diritto alla vita”