Leopardo uccide bambino dopo averlo rapito. Il piccolo aveva solo 3 anni ed era figlio di un ranger di un parco dell’Uganda.
Una tragedia di immane proporzioni si è verificata in un parco safari in Uganda. Qui il figlioletto di appena 3 anni di uno dei ranger della struttura è stato rapito e mangiato da un leopardo. Fonti locali affermano che lo sfortunato bambino si trovava negli alloggi di un residence destinato ai ranger ed agli altri lavoratori del ‘Queen Elizabeth National Park’ quando è avvenuto l’attacco. Lì non ci sono protezioni né spazi recintati, nonostante la presenza di animali feroci nelle vicinanze.
Il portavoce dell’autorità per il controllo della fauna selvatica, Bashir Hangi, ha dichiarato che il piccolo si trovava assieme alla sua bambinaia quando è accaduto l’incidente, nella notte di venerdì scorso. Il leopardo ha rapito il bimbo, del quale non sono state diffuse le generalità, e lo ha trascinato nella boscaglia accanto. I suoi resti sono stati trovati il giorno dopo, del tutto dilaniati. Adesso è caccia al predatore, che verrà ucciso una volta individuato. Si apprende anche altro, ovvero che la bambinaia afferma di aver messo il bambino a dormire. Non si sarebbe accorto che lo stesso invece la stava seguendo. La donna ha anche sentito le sue urla di terrore ma non ha potuto fare niente per aiutarlo. Il leopardo sarà eliminato in quanto potrebbe assumere l’abitudine di attaccare l’uomo. Ed in particolare i bambini.
Leopardo uccide bambino, ci sono altri precedenti recenti di aggressioni
Non è la prima volta che un animale feroce attacca un umano. Ci sono almeno altri tre precedenti di questo tipo. Il più recente si è verificato appena pochi giorni fa in Sudafrica, dove un uomo di 71 anni è stato assalito da un leone di 10 anni di età, del quale si era sempre preso cura fin dalla sua nascita nel 2008. Questa persona è il titolare di un parco safari proprio in Sudafrica. Si chiama Michael Hodge e da fine anni ’90 si è trasferito nell’altra parte del mondo dal Regno Unito per coronare il suo sogno di vivere a stretto contatto con i leoni. I suoi animali preferiti e che da sempre lo affascinano. Ma qualcosa è andato storto, e Shamba, questo il nome del ‘gattone’ che lo ha assalito, gli si è scagliato addosso. Adesso Michael sta bene, ma il persona del suo parco – in cui ci si reca rigorosamente senza armi e solo per ammirare tali maestosi esseri da vicino – è stato soppresso giocoforza, per far si che l’uomo avesse salva la vita.
A.P.