Grossi felini come animali domestici a Città del Messico
Una vera e propria giungla metropolitana in piena stile “capo mafia” per ostentare uno statuto di potere. Purtroppo, a rimetterci sono sempre gli animali. Non si tratta di semplici esemplari domestici, bensì di specie protette e pericolose, provenienti da un traffico illecito della fauna selvatica, detenuti in ambienti cittadini come animali da compagnia.
Un fenomeno diffuso che si sta rivelando una piaga per le autorità di Città del Messico, regno dei narcos, della criminalità organizzata e della violenza comune.
Negli ultimi mesi sono stati condotti diversi blitz dalla polizia. Tra i quali il sequestro di tre leoni, detenuti in una terrazza al centro città, insieme ad un cane di razza rottweiler.
Sempre in Messico a Ciudad Juarez, un uomo custodiva una leonessa, un leone e una tigre in giardino. L’uomo è stato sbranato.
Un utente ha pubblicato la fotografia di tre grossi felini domestici detenuti in una terrazza nel quartiere delle Asturie a Città del Messico. L’immagine diventata virale in rete è stata poi segnalata alle autorità, intervenute sul posto.
I tre esemplari erano detenuti come dei gatti domestici. Tra i quali, un leone bianco maschio di nome Nojoch e due femmine, Numbi, anche lei bianca, e Gorda.
Le forze dell’ordine hanno interrogato il proprietario, Omar Rodriguez al quale è stato richiesto di mostrare l’autorizzazione del Semarnat (Segretariato delle Risorse Naturali e Ambientali).
Il proprietario dei leoni ha riferito di tenere sotto controllo i suoi leoni e di sottoporli regolarmente a controlli veterinari.
I leoni bianchi sono esemplari rari per cui ce ne sarebbero solo un centinaio in tutto il mondo. Non a caso, il proprietario ha poi riferito la sua intenzione di donarli ad uno zoo quando i grossi felini avranno raggiunto l’età adulta. Al momento, consumano ben 30 Kg di carne al giorno. Il leoni bianchi sono molto rari, ce ne sono solo poche centinaia al mondo, e l’uomo ha manifestato l’intenzione di donarli ad uno zoo non appena abbiano raggiunto l’età adulta.
Nel 2007, come riporta Rainews, l’allora procuratore federale incaricato della Protezione ambientale Ignacio Loyola dichiarò che vi erano “70 leoni registrati come animali domestici presso il Semarnat, ma anche 60 giaguari, tigri, leopardi e puma, oltre a centinaia di altri animali selvatici negli alberghi, nelle case, nei ristoranti e nelle fabbriche, tutti con autorizzazioni rilasciate negli anni”.
Purtroppo, la corruzione che prevale a Città del Messico porta a queste situazioni estremi per cui cittadini comuni possono dichiarare la detenzione di un leone in casa.
C.D.
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