Il dolcissimo Leone era stato gettato in un cassonetto come se fosse un rifiuto: ora il cucciolo di cane ha finalmente trovato giustizia.
A sole poche ore dalla sua venuta al mondo, il cucciolo di cane, ha corso il rischio di rimanere dapprima senza ossigeno e poi di essere vittima di un tritarifiuti. Leone è stato inserito in un sacchetto di plastica sigillato e infine abbandonato all’interno di un cassonetto dell’immondizia. L’accaduto si è verificato in Friuli-Venezia Giulia, a Torviscosa, lo scorso 2 maggio. Per fortuna un uomo, che si trovava in quella mattina nei paraggi, si è accorto dell’insolita presenza all’interno dei secchioni e ha provveduto ad allertare le autorità competenti affinché potessero intervenire.
Giustizia per Leone: scoperta l’identità di chi aveva gettato il cucciolo di cane in un cassonetto
Il cucciolo di barboncino nano, dal pelo nero e dagli occhi chiari, è stato recuperato da alcuni membri dell’associazione “Gli Amici Di Poldo“. Nel mentre, durante il periodo di cura dell’esemplare, si sono svolte e portate a termine le accurate indagini che hanno permesso di ricostruire nei dettagli le dinamiche relative alla mattina in cui Leone è stato abbandonato.
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Secondo quanto emerso dalla collaborazione indetta tra le guardie zoofile di OIPA Italia e gli agenti della Polizia Locale di Udine, alcuni brevi video registrati dalle telecamere di sorveglianza limitrofe avrebbero mostrato la verità sull’accaduto permettendo di portare avanti la denuncia nei confronti dell’uomo che ha commesso il brutale gesto.
A sostegno delle ricerche si è dimostrato, sin dai primi giorni dal ritrovamento di Leone, il sindaco del comune di riferimento. Il quale ha avviato le indagini per maltrattamenti. Inoltre, a quanto pare, il movente che avrebbe spinto l’uomo a compiere tale orribile decisione di abbandonare il cucciolo, sarebbe stata una malformazione di una zampa anteriore.
Dopo aver raccolto nel prove necessarie ad incriminare penalmente il soggetto, quest’ultimo è stato infine denunciato alle autorità e dovrà fare i conti con la giustizia. Un vero “happy ending”, dunque, per il piccolo Leone che adesso cresce a vista d’occhio e si dimostra, di giorno in giorno, in ottima salute.
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Il dolce esemplare ora è stato simpaticamente battezzato con questo atipico nome per via del coraggio dimostrato nel corso della sua ripresa, quanto della sua nascente simpatia per un peluche che riporta le sembianze del regale felino e con cui il piccolo Leone ama intrattenersi nel gioco. (Giada Ciliberto)