La crudele storia di Lena commuove il mondo: dicevano che era troppo brutta per trovare una famiglia che fosse in grado di amarla.
Una pelosetta è stata presa di mira da commenti a dir poco spiacevoli sul suo conto, e in particolare sul suo aspetto fisico, dopo essersi dovuta sottoporre a un intervento chirurgico che avrebbe dato vita – secondo il loro crudele punto di vista – a deformità e inestetismi fisici in grado di condizionare la sua futura vita affettiva.
Dicevano che era troppo brutta per trovare una famiglia: la storia di Lena
La cagnolina soggetta al suddetto radicale cambiamento si chiama Lena e la sua storia è stata raccontata lo scorso 18 marzo sul profilo Facebook dell’associazione no-profit in difesa dei diritti e del benessere dei quattro zampe di “Rescue Dogs Dream”. Lena era da tempo alla ricerca di nuova famiglia che potesse accoglierla e donarle tutto il suo amore quando le speranze sembravano essere ormai sul procinto di esaurirsi.
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L’associazione animalista, che si occupa di recuperare dalla strada pelosetti rimasti senza padrone e bisognosi di cure veterinarie, ha segnalato la disavventura di Lena in modo che divenisse di pubblico dominio spiegando, inoltre, la gravità della sua situazione. A dispetto delle cattiverie pronunciate sul suo conto, si è sottolineato come Lena abbia subito una propositiva e incoraggiante trasformazione proprio negli ultimi mesi e in particolare modo a partire dallo scorso dicembre.
Lena, dapprima identificata come “troppo brutta” per essere adottata, ha trovato – verso la fine di marzo – una nuova famiglia in Florida, a Orlando. E ora, a formazione impeccabilmente conclusa, sarebbe destinata a divenire un cane da soccorso a tutti gli affetti.
Al di là di ogni pregiudizio, il cane più brutto del mondo esiste davvero. L’esemplare, di nome Quasimodo, è stato eletto – dopo aver partecipato a una nota competizione – nell’estate di due anni fa.
Dopo aver attirato l’attenzione del pubblico, il personale dell’associazione no-profit, ha sovrapposto alle critiche rilasciate nei confronti della pelosetta, che si mostrava con lievi deformità sotto entrambi gli occhi, come “dolce e intelligente“, oltre che molto vivace e amabile con tutti.
Similmente al caso di Lena, potrebbe dimostrarsi di fondamentale utilità riuscire a intervenire in tempo quando i primi sintomi di alterazioni dell’apparato oculare si presentano evitando, in tal modo, che possano trasformarsi in ulcere.
Inoltre i volontari hanno fatto in modo che la cagnolina ricevesse tutti gli ausili necessari per beneficiare di una nuova operazione chirurgica, finalizzata stavolta a rimuovere la fonte dell’inestetismo provocata dalle cicatrici cheloidi, ma che – ad ogni modo – non avrebbe interferito con il suo inserimento in un nuovo e protettivo nucleo familiare.