Ulisse: lei lo ha salvato e lui gli ha insegnato a lottare ogni giorno per essere felice

Ulisse: lei lo ha salvato e lui gli ha insegnato a lottare ogni giorno per essere felice

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” ….. il nostro non sarà un addio, ma quando arriverà il momento di salutarci io piangerò e piangerò molto,
perché questa creatura così legata alla vita, così coraggiosa, così bisognosa di amore e di tenerezza e protezione nonostante le sue mordaci uscite, mi mancherà, lascerà in me un vuoto immenso.
Penso che Ulisse sia il mio più grande amore e anche quando ci saluteremo non ci sarà sconfitta, abbiamo sfidato la morte, abbiamo vinto, ogni giorno.” (Alessandra Pepe, stregagatta.it)

Ci sono storie che rapiscono il cuore, racconti di salvataggi estremi, di rinascite, di sacrifici ma soprattutto di gesti d’amore puro e gratuiti nei confronti degli esseri più indifesi. Tra queste vale senz’altro riportare l’esperienza di una volontaria di nome Alessandra Pepe la quale nel canile di Brindisi dove prestava la sua opera si trovò di fronte ad una decisione importante e impegnativa quando nel 2014 fu trovato un pastore tedesco che inizialmente sembrava in buone condizioni.

Nel giro di poco tempo, le condizioni di quel cane chiamato Ulisse peggiorarono e il cane iniziò a perdere lentamente l’uso degli arti anteriori, mentre il canile stava valutando l’ipotesi di sopprimerlo, in quanto lo stesso Ulisse stava diventando aggressivo a causa della sua malattia: “In pochi mesi si è ridotto a strisciare poggiando solo sugli arti anteriori. Stava nel box, sempre sul cemento freddo e sul bagnato della propria urina e lo sporco delle proprie feci. Sofferente e per questo mordace e non collaborativo a qualsiasi tentativo di relazionarsi con lui. Uno strazio. Anzi … un fiero lupo rinnegato dai padroni e dalla vita … ridotto ad una straziante immagine di umiliazione”, scriveva Alessandra.

“Così ho deciso di adottarlo io, che ho già altri sette cani in casa. L’ho portato in clinica a Bari e la diagnosi è stata mielopatia degenerativa e indispensabile ricovero in struttura”.ulisse1

Alessandra non si è persa d’animo e ha iniziato un percorso di cure con antidolorifici, antinfiammatori, integratori e medicine per l’apparato scheletrico: “Ho capito di esserci riuscita quando una notte Ulisse, per lanciarmi una richiesta d’aiuto, mi ha morso leggermente il mento, senza farmi male. E’ stato uno dei suoi gesti più teneri”, ha raccontato Alessandra, spiegando che “gli ho dato tutto l’amore che c’era in me, l’ho viziato con pollo, würstel e notti nel mio letto, e per mesi ho combattuto insieme a lui per farlo stare bene”.

Una battaglia che Alessandra ha portato avanti e tanto sacrificio: “Svuotava la vescica di Ulisse e lo lava due volte al giorno e poi lo asciuga mettendo anche del talco per togliere l’umidità: lui sta sempre sulle traverse e un asciugamano tra le zampone gli ha evitato le piaghe”, scrive Stregagatta.

Amore, devozione e tanto coraggio che hanno dato ad Ulisse la possibilità di vivere con l’affetto di Alessandra e quest’inverno aveva anche iniziato a muoversi grazie ad un carrellino con il quale appoggiava due zampe, poi per tutti e quattro gli arti.

La malattia però continuava a degenerare portando delle complicazioni alla vescica che gli sono state fatali. Purtroppo a distanza di un anno, le condizioni di Ulisse sono peggiorate e nel mese di febbraio la giovane volontaria ha dovuto accettare la diagnosi del veterinario per il quale “non c’erano più speranze, che l’unico strumento che avevo per porre fine alla sua sofferenza era dare il mio consenso per l’eutanasia”.

Ully si è spento lo scorso 18 febbraio, lasciando ad Alessandra un vuoto ma anche un gran messaggio d’amore: “Ulisse mi ha insegnato a lottare ogni giorno per essere felice. Mi ha insegnato ad essere una donna coraggiosa. E’ sopravvissuto molto più a lungo rispetto ad ogni sua aspettativa: i veterinari ad agosto dell’anno scorso lo davano già per spacciato. Ully è stato il mio migliore amico e in questa categoria includo anche gli umani. Ci siamo amati e basta, senza condizioni”.

Da parte nostra, vorremo ringraziare questa giovane donna che con la forza del suo cuore ci ha regalato questo bellissimo messaggio.

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