Lei lo aspetterà sempre, vicino alla sua auto: la storia di Lilly e Antonello

Lei lo aspetterà sempre, vicino alla sua auto: la storia di Lilly e Antonello

Sono storie di fedeltà, alcune più o meno note, come quella di Hachiko, l’akita inu che, in Giappone, ad una stazione dei treni di Tokyo, aspettò per oltre dieci anni il ritorno del padrone, che ogni giorno, accompagnava sui binari. L’uomo, un professore universitario ebbe un malore e morì sul posto di lavoro. Da quel giorno, Hachiko continuò ad aspettarlo e ogni mattina e pomeriggio si recava alla stazione. Un amore così forte che è stato ricordato con una bellissima scultura alla stazione di Shibuya e recentemente, la stessa università in cui insegnava il professor Hidesaburō Ueno ha dedicato un monumento nel quale viene ritratto il ricongiungimento di Hachiko con il suo amato padrone. Hachiko è diventato un simbolo. Ma come lui ci sono moltissimi altri cani che hanno aspettato per anni il ritorno della persona alla quale avevano “giurato” fedeltà eterna, percorrendo come ogni giorno, quel percorso che erano soliti fare assieme.

Storie come Lampo della stazione di Campiglia Marittima oppure di Fido, a Borgo San Lorenzo, vicino Firenze. In tutto il mondo ci sono numerose testimonianze e recentemente, in Italia, a Cagliari, c’è una cagnolina di nome Lilly che sta conquistando il cuore e commuovendo l’animo dei cittadini.

Questa dolce cagnolina fu abbandonata dopo aver subito dei maltrattamenti e accolta da un uomo speciale, Antonello Montis proprietario della Marina del Sole, ovvero gestore del rimessaggio di Su Siccu. In un comunicato, diramato da vistanet, si apprende che Antonello recuperò quella dolce esemplare, spaventatissima, che non si faceva avvicinare da nessuno e che solo con lui aveva creato un legame particolare, nascondendosi sempre tra le sue gambe. Con il tempo, la randagia acquistò fiducia nell’uomo grazie ad Antonello che era diventato la sua unica ragione di vita. Antonello aveva anche altri due cani ed era follemente innamorato di loro. Purtroppo, la vita a volte non è clemente e forse, le anime migliori vengono richiamate per una causa più elevata, ma lasciano un vuoto incolmabile nel cuore di chi è rimasto ad affrontarla ogni giorno.

Antonello è morto improvvisamente nel mese di gennaio di quest’anno. La sua scomparsa è stata annunciata con dei messaggi di cordoglio, da diverse testate e siti, come la sailingsardinia.it che lo scorso 16 gennaio lo ha ricordato in questo modo: “E’ stato un personaggio. Antonello Montis è stato un personaggio particolare, scorbutico, visionario. Insieme al figlio Massimo aveva creato il Marina del Sole a Su Siccu a Cagliari. Era un praticone che si curava ben poco dell’estetica, però, aveva un non so che di geniale. Impossibile non notarlo quando si andava lì a Su Siccu, con quel suo barbone e e i suoi cani sempre intorno…”.

Un uomo con il barbone dallo sguardo profondo che viveva in simbiosi con i suoi fedeli compagni.

Da quel giorno, la dolce Lilly lo aspetta tutti i giorni vicino alla sua automobile. Una scena straziante per chi come Massimo, il figlio di Antonello che ha preso in mano l’azienda, cerca di andare avanti e continua ad accudire amorevolmente i cani del padre nella Marina.

Lilly e gli altri due esemplari non sono stati lasciati soli e ogni giorno, ci sono gli addetti e di notte il guardiano notturno che gli danno tutte le attenzioni.

Ma per Lilly, la vita non sarà più come prima, lei continuerà ad aspettare Antonello, l’unica persona che non l’aveva mai tradita e che gli aveva salvato la vita. Una gratitudine e un sentimento di amore e riconoscenza infinitamente raro e che solo i nostri compagni a 4zampe, nella loro innocenza, ingenuità e spontaneità, sanno dare. Antonello non c’è più ma merita uno spazio nei nostri cuori, per quella nobiltà d’animo e per la sua schiettezza, come racconta chi lo conosceva, che dovrebbero essere un incoraggiamento e un esempio da seguire e ricordare.

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