Tutto succede in Spagna, dove il Governo frena sulla caccia: ha deciso di rendere il lupo una specie protetta dalla legge
La legge spagnola frena la caccia al lupo: il Governo di Madrid ha infatti deciso di rendere questo animale una specie protetta dalle norme statali, dichiarandone di fatto l’importanza a livello nazionale per l’ecosistema. Una decisione storica, che ha fatto festeggiare le associazioni animaliste del paese iberico. Tuttavia, le comunità spagnole (enti territoriali che corrispondono circa alle regioni italiane) non hanno accolto con favore la notizia.
Da ieri sono entrati nell’elenco delle specie selvatiche da tutelare: i lupi in Spagna sono diventati degli animali protetti. Si tratta di un grande passo avanti che porterà al divieto della caccia al lupo su tutto il territorio nazionale, pratica molto diffusa soprattutto nelle comunità autonome spagnole a nord del fiume Duero. Insomma, si cercherà di fermare questa pratica verso una delle specie protette dallo Stato.
Ovviamente si tratta del primo passo vero il raggiungimento del divieto, il cui iter è iniziato con questa approvazione. La proposta di legge è stata presentata dal Ministero per la transizione ecologica e la sfida demografica ed è stata approvato con 9 voti a favore, 8 contrari e 3 astenuti all’interno dell’apposita commissione parlamentare. Insomma, una vittoria per tutti gli ecologisti spagnoli, che hanno visto ripagati anni di mobilitazioni.
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Il Wwf iberico ha commentato: “Si tratta di una decisione storica perché ci permetterà di lasciarci alle spalle un modello basato sulla persecuzione della specie, che privilegia gli interessi di determinati settori, che ha chiaramente ignorato l’ecosistema e i benefici socio-economici che il lupo porta alla società e che ha dimostrato la sua inefficacia, poiché non è stato in grado di ridurre i conflitti sociali associati ai danni al bestiame“.
L’ente animalista ha concluso il suo intervento affermando: “Per anni il lupo è stato il capro espiatorio di tutti i problemi dell’allevamento estensivo, nonostante i problemi di questo importante settore si trovino nella stessa PAC, o in altri aspetti strutturali come il mancato riconoscimento nei prezzi di mercato o nell’elevata burocrazia“.
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Il futuro divieto di caccia al lupo non è stato accolto favorevolmente da molte delle comunità, soprattutto quelle dove vivono la maggior parte di questi animali. A votare contro il provvedimento sono state le rappresentanze di Castiglia e Leon, Galizia, Asturie, Cantabria, Andalusia, Madrid, Regione di Murcia e Paesi Baschi. Queste regioni, infatti, temono che la scelta del Governo potrebbe incidere negativamente su molte aziende zootecniche del loro territorio.
Per questo le associazioni animaliste spagnole hanno lanciato un appello: smettere di uccidere i lupi fin da oggi, senza proseguire nella loro caccia illegale. Per salvare gli interessi economici, le realtà pro animali hanno invece suggerito di ricorrere all’uso di mastini da guardia e ad aumentare la sorveglianza del bestiame. Insomma, suggerimenti che cercano di salvare sia lupi che aziende zootecniche.
Matteo Simeone
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