I segni dell’abbandono possono divenire indelebili, gli incubi notturni del cane testimoniano un passato raccapricciante
Solitamente la notte è un momento in cui i sensi si spengono, il corpo si ricarica e scende nel relax più profondo, questo per lo meno è ciò che accade in condizioni normali ma, quando si subisce un trauma profondo, anche la quiete della notte può non tornare più ad essere tale. Che si tratti di uomini o animali, il passato spesso è in grado di lasciare i segni, soprattutto se turbolento come quello del cane di questa storia, abbandonato e poi salvato dalla strada.
I cani sono animali empatici che nutrono piena fiducia nel loro padrone e, nonostante questi alcune volte non siano degni del loro amore, continuano ad elargirlo senza tregua. Questo è anche ciò che ha fatto l piccolo randagio di Seul, prima che la sua fiducia fosse tradita dall’abbandono in strada, giorni senza cibo, senza acqua, senza un rifugio e soprattutto giorni senza l’amore della persona in cui credeva che hanno lasciato il segno.
La crudeltà umana conosce pochi limiti in alcuni casi, questo è testimoniato, ad esempio, anche dalle tante storie di abbandono che vengono alla luce ogni giorno. Quando si sceglie di accogliere in casa un cane, volendo o no, si può capire subito la purezza dell’animo di questi animali, amici sinceri che farebbero di tutto per il bene del loro padrone.
Non corrispondere un sentimento simile è quasi disumano, ma purtroppo spesso è quello che accade. Anche il cane di questa storia ha subito lo stesso destino, lasciato in strada tra le mille difficoltà del caos di una città come Seul, una città che ha comunque deciso di regalargli un’altra chance. Un gruppo di volontari si è accorto del cane che girava solitario e che manifestava fortemente i segni dello stress post abbandono, hanno così deciso di accoglierlo e regalare a lui un po’ di pace, ma già dalla prima sera con loro si sono accorti che questa non sarebbe stata una cosa facile.
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Nonostante il salvataggio, infatti, il randagio non riusciva a dormire sonni tranquilli, le brutte esperienze vissute probabilmente si riaffacciavano di notte nella mente dell‘animale che con gli occhi chiusi urla di strazio quasi ogni notte, una situazione che è durata per settimane prima che l’amore dei volontari che lo hanno salvato iniziasse a dare i suoi frutti.
Il percorso di guarigione per questo sfortunato pelosetto è lungo, ma ogni notte gli incubi sembrano essere meno, a testimonianza che le cure stanno funzionando. Questa storia tuttavia ci racconta di altro, parla di sofferenze incancellabili che, come abbiamo potuto vedere, lasciano il segno così come una guerra può lasciare il segno sui soldati di ritorno in patria.
La vicenda del cane randagio di Seul dovrebbe farci riflettere a fondo sul peso delle nostre azioni e farci capire fino in fondo le nostre responsabilità nei confronti di esseri sensienti ed indifesi come i cani.
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