Lea, una cagnolina che combatte “sulle ruote” non intende arrendersi mai: da Lecce cerca una famiglia pronta a donarle tanto amore.
Tante persone vivono per un solo riscatto nella vita. Quel riscatto che potrebbe portarli dalla sconfitta alla vittoria in un solo istante. Già passare attraverso la sofferenza, di per sé, non è davvero una gran cosa. C’è chi il dolore lo prova prima e chi dopo. Ma nascerci e crescerci, nel dolore, è cosa ben diversa.
Non solo noi umani conosciamo le cosiddette “pene dell’inferno”. Anche i nostri amici a quattro zampe passano attraverso il dolore. Ma anche loro, come noi, sono alla ricerca di un riscatto. E più la sofferenza, il malessere, il dolore stesso, aumentano, più il riscatto vuole la sua parte, costi quel che costi.
E quale più bello riscatto, per un nostro amico a quatto zampe, se non quello dell’adozione da parte di una famiglia pronta a donare affetto, gioia e amore in modo incondizionato? Oggi, più che mai, tanti cani sono a “spasso”, soli, che camminano senza una vera meta da raggiungere. I volontari dei canili fanno tanto, ma l’adozione, poi, è l’atto più bello. Lo stesso atto che aspetta la cagnolina Lea, una vera lottatrice nei confronti di una vita da subito in salita.
Una vita in salita la si deve provare, per capire veramente cosa si cela dietro questo argomento, o “semplicemente” vivere quotidiano. Se è vero che da dolore si può uscire, provarlo, però, è tutta un’altra storia. Per questo c’è anche un bisogno d’aiuto: di seconde, terze, quarte persone e così via.
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Un vero aiuto, nel momento dell’estremo bisogno, può risultare fondamentale se non essenziale. Un vero aiuto parte sempre da un cuore che lascia spazio all’empatia senza fare troppi calcoli e senza dare troppo peso alla ragione, a volte causa di alcuni mali interiori.
Un cuore, che batte a suo favore, lo sta cercando la cagnolina Lea, che combatte “sulle rotelle” da sempre. Un cuore che batte di un’intera famiglia, fosse essa composta che solo da una persona. Vittima della noncuranza e della brutalità dell’essere umano (quello infame ovviamente), Lea non intende mollare nei confronti della vista stessa.
Per le tante sofferenza che ha dovuto passare e per le cure ricevute (alle quali ha sempre risposto con grande forza) la cagnolina non può stare al canile. Per questo, grazie all’annuncio postato sulla pagina Facebook Enpa, Ente Nazione Protezione Animali, (lo steso che troverete al termine di questo articolo), si cerca una famiglia in grado di dare tanto amore fin da subito.
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Lea ha davvero bisogno di qualcuno disposto a prendersi cura di lei e del suo coraggio, che ora desidera un tetto, un pasto e un posto caldo dove poter vivere una vita serena. Per le ulteriori informazione ci si può rivolgere al seguente numero: 338.9221402, oppure all’indirizzo e-mail gabriella.sivo@gmail.com
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