Le verità che infastidiscono: le scomode campagne pubblicitarie

Le verità che infastidiscono: le scomode campagne pubblicitarie

"Niente potrà riportarli. Salviamo i rinoceronti", Agenzia Stick, Sud Africa
“Niente potrà riportarli. Salviamo i rinoceronti”, Agenzia Stick, Sud Africa

La verità fa sempre male e nel regno dei mass media e della pubblicità fittizia mirata a falsificare la realtà per rendere gli oggetti meravigliosi e desiderabili non vi è spazio per la sincerità. Tutto deve essere così come l’immaginiamo: un mondo splendido a dimensione dell’uomo: strade che attraverso paesaggi naturalistici mozzafiato, animali selvatici nel pieno delle loro forze, mari limpidi dove tuffarsi nelle acque cristalline e spiagge incontaminate dove rilassarsi al tramonto con un delizioso aperitivo romantico.

Peccato che dietro a quello straordinario “immaginario collettivoimposto dalla società di consumo, vi sia il degrado più totale e le merci desiderate sono il prodotto di un sistema viziato che danneggia in modo irreversibile il pianeta e contribuisce all’estinzione degli animali che lo abitano.

Il sito americano boredpanda ha riservato una selezione delle campagne pubblicitarie di sensibilizzazione sul regno animale, promosse da diverse organizzazioni e associazioni su piano internazionale, come Wwf o Lav: dallo sfruttamento nei circhi, all’estinzione, ai test cosmetici, passando per l’inquinamento dei mari, la desertificazione, gli abbandoni e la moda delle pellicce.

Un ribaltamento del significato “commerciale” della pubblicità adoperato con gli stessi strumenti estetici per dare un messaggio diverso e sensibilizzare l’opinione pubblica.

Gestione cookie