Uno studio passato pressoché inosservato, condotto dai ricercatori dell’Università di Boston e pubblicato sulla rivista Society & Animals nel mese di ottobre. Si tratta di un’indagine che ha coinvolto 240 persone sottoposte ad un test nel quale sono state osservate le loro reazioni e i le loro opinioni.
Ai cittadini sono stati forniti dei ritagli di giornale con notizie false, elaborate appositamente per l’esperimento. Le notizie riguardavano notizie di violenza o aggressioni nei riguardi di persone e di cani. Violenza e crudeltà di cui erano vittime sia cani che persone o bambini. Abusi e descrizioni piuttosto forti di situazioni davvero sconcertanti. Animali o persone che hanno riportato ferite gravi come lacerazioni o fratture.
In base ai risultati, gli studiosi hanno confermato che le persone hanno maggiormente reagito alla violenza sugli animali, arrivando a sostenere che “amiamo più i cani che gli esseri umani”.
Molte persone non fanno distinzione tra i cani e le persone. I ricercatori hanno evidenziato che molti individui trattano e percepiscono il loro cane come se fosse un bambino. Arrivano addirittura a preferire l’animale rispetto ad altri umani, amici o familiari.
Uno studio che conferma la tendenza ormai diffusa che si fonda sull’antispecismo, ovvero contro la discriminazione delle specie e la superiorità degli esseri umani sulle altre specie.
Molto probabilmente, come evidenziato più volte, in un sistema in cui le relazioni tra esseri umani sono sempre più impostate in una dimensione competitiva e utilitaristica, per non dire economica, il cane riporta gli esseri umani ad uno scambio reale.
Gli animali hanno il potere di amare in modo incondizionato: sono esseri senzienti che provano sentimenti come il dolore o la gioia. Non hanno bisogno di parole per esprimere loro stessi ed è forse per il fatto che siano sempre loro stessi, senza maschere o bugie, che riescono a stare al nostro fianco. I cani donano il loro affetto e la loro gratitudine in modo spontaneo e naturale: un’innocenza che le persone hanno sicuramente perso a favore degli interessi.
C.D.