Nel 2019 sono state redatte 5000 ordinanze in merito alla possibilità di portare i cani in spiaggia, quest’anno le ordinanze sono “solo” 2500 ma la confusione generata è sempre la stessa.
Come accade ormai da anni anche il 2020 si distingue per le innumerevoli ordinanze legate ai divieti e alle segnaletiche dei cani e degli animali in spiaggia, se bene quest’anno siano state dimezzate rispetto allo scorso anno, sono state redatte oltre 2500 ordinanze di divieto.
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Nonostante la diminuzione del turismo dovuta al Covid-19 in moltissime località turistiche balneari sono state emanate diverse ordinanze sulla possibilità di portare o non portare con se il proprio amico a quattro zampe.
Il marasma delle informazioni e tal volta la mancanza di avvertenze e di segnaletiche che illustrano la possibilità o l’impossibilità di portare i propri amici animali in determinate zone come spiagge, fiumi o parchi, mette in una posizione scomoda il turista e anche gli abitanti che potrebbero incorrere in sanzioni.
Se bene nonostante i controlli le forze dell’ordine sembrino essere meno fiscali in questo periodo ( solo per ciò che concerne gli animali), è bene cercare di comprendere al meglio dove è possibile avere accesso con i propri amici animali.
Districarsi tra le varie ordinanze non è affatto semplice, tra ordinanze comunali e leggi provinciali e regionale e delle ordinanze della capitanerie di porto, infatti può confondere soprattutto se non vi sono segnali che indichino l’ordinanza.
Ma il problema non sono solo le molteplici ordinanze da seguire ma anche le segnaletiche irregolari che non riportano le date di emissioni e le scadenze e che vengono affisse sulle spiagge in cui è vietato recarsi con il cane.
Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA in merito alla questione ha espresso il suo parere:“Non è possibile che ogni anno i proprietari di cani abbiamo mille difficoltà a trovare una spiaggia dove poter stare con il proprio fido proprio a causa divieti spesso illegali”
“La nostra associazione si batte da anni per chiedere una normativa nazionale semplice e chiara, sul diritto di stare in spiaggia con il cane, per tutta risposta i comuni emettono ordinanze spesso confuse e ancora peggio non sistemano la cartellonistica delle indicazioni di divieto”.
“Senza contare che spesso riceviamo segnalazioni di turisti inviperiti perché a loro ed ai loro cani vengono riservate spesso spiagge indecenti ed indecorose“
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In una nota AIDAA ha spiegato nuovamente quali sono i diritti e i doveri dei proprietari di animai che vogliono recarsi in spiaggia con i loro fedeli quattro zampe.
Portare con se il proprio amico a quattro zampe genera dei diritti e dei doveri ma tutti dovrebbero avere la possibilità di essere consapevoli e informati sui luoghi nel quale è possibile passare una splendida giornata in compagnia del proprio migliore amico animale.
Loriana Lionetti
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