Le diverse specie di cincillà
Il cincillà è un adorabile roditore originario del Sud America introdotto in Europa durante le conquiste degli spagnoli. Era soprattutto sfruttato dalla tribù dei Chincha per la sua pelliccia e da dove deriva il nome: Cincillà significa infatti “Piccolo Chincha” in spagnolo. Per secoli è sfruttato per la sua pelliccia, rischiando l’estinzione, fino a quando alcuni paesi, come Cile, Argentina, Perù e Bolivia vietarono nel 1910, l’uccisione dei cincillà e la vendita della loro pelliccia.
Oggigiorno è un animale da compagnia molto apprezzato mentre sono rari i nuclei familiari allo stato brado.
Il cincillà si suddivide in due grandi specie: la Brevicaudata e la Lanigera che si distinguono per diversi fattori come ad esempio la dimensione, la conformazione del corpo, il colore o la lunghezza del pelo.
La Brevicaudata è più grande, ha le orecchie piccole con orientamento verticale; la testa è grossa e tonda, il corpo è compatto con la coda corta.
Quello più diffuso a livello commerciale è il cincillà appartenente alla specie Lanigera. Una specie prolifera, con orecchie più grandi a orientamento orizzontale. La testa è più piccola, il corpo è meno compatto e di forma un po’ più allungata e infine la coda e il pelo sono più lunghi. La specie Lanigera si suddivide in tre tipi: La Plata, Costina e Raton (o Real). In natura il cincillà lanigera non esiste, eccetto in una piccola oasi nel Nord del Cile.
Le due specie, cincillà lanigera e cincillà brevicaudata sono nella lista degli animali in via d’estinzione
La varietà dei colori del cincillà viene chiamata “mutazione“. Attraverso la selezione sono state create nuove colorazioni. Tuttavia non tutti gli accoppiamenti sono possibili a causa di un fattore genetico chiamato “Fattore letale” per il quale non esiste lo stato omozigote di una determinata mutazione e può comportare la morte dei cuccioli e della madre.
Il cincillà è grigio di base e gli altri colori vengono definiti mutazioni. Le tonalità del grigio e i colori, così come i mantelli pezzati sono stati ottenuti per selezione in cattività.
Ogni cincillà ha tre colorazioni distinte:
– l’Unterzone: la parte bassa del pelo di colore bluastra nel cincillà standard o ancestrale
– Bar o Banda: una striscia di colore bianca
– punta del pelo: di norma più è scura. L’insieme delle punte formano il velo di copertura conferendo la tonalità del pelo e in base alle sue sfumature si differenziano le mutazioni, frutto degli incroci.
Le principali colorazioni del cincillà sono Grigio Standard, Beige e Omozigote se la pelliccia è Beige molto chiaro quasi bionda (con colorazioni biancastre).
Le principali mutazioni dei cincillà:
Tutto sui cincillà:
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Cosa mangia il cincillà? Alimentazione corretta, cibi vietati e premi
Riproduzione del Cincillà: accoppiamento, gravidanza e allattamento dei cuccioli
C.D.
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