Molte sono le eminenti personalità della nostra storia che hanno ceduto al fascino dei gatti. Abili politici, profeti e uomini di lettere hanno spesso condiviso la grande passione per i felini
Le coppie di gatto e padrone più inseparabili della storia ci mostreranno quanto i felini fossero stati parte integrante di vite eccelse e quanto queste eminenti personalità fossero soggiogate al fascino di questi animali, proprio come noi.
Si parlerà infatti di concessioni, vizi e addirittura miracoli perpetuati nei confronti dei nostri amici pelosi. Non stupitevi se profeti, capi di stato e uomini lettere abbiano deciso non solo di condividere la propria vita con i loro gatti, ma abbiano modificato parte di esse per accontentare i loro mici.
Potrebbe interessarti anche: Come frasi amare dal gatto: 10 consigli scientificamente provati
Si narra che Maometto fosse un grande amante dei gatti. In particolare della sua, Muezza, che soleva acciambellarsi su di lui mentre era intento a predicare alla folla. Tra le varie leggende che hanno ispirato questo rapporto c’è quella che vede il profeta non disturbare il dolce sonno della sua gatta che si era addormentata sulla sua veste da preghiera.
Per poterla utilizzare, Maometto tagliò la manica sulla quale era adagiata la gatta e riuscì a sfilare il resto per poterla indossare. Al ritorno della preghiera la micia lo ringrazia con un profondo inchino il suo padrone per gratificarla la accarezza sulla schiena per tre volte.
Con questo gesto il profeta dona a Muezza e a tutti i suoi simili la grande abilità di saper cadere con le quattro zampe a terra da altezze vertiginose. Da qui probabilmente nasce il famoso detto di avere nove vite come i gatti. Ma anche il connubio cane/padrone vanta illustri nomi.
Grande protagonista dell’Ottocento fu la Regina Vittoria D’Inghilterra. Sicuramente una donna dalla personalità forte ed ingombrante che però soleva cedere davanti ad ogni richiesta avanzato dal suo paffuto persiano White Heather. Il persiano bianco è da sempre considerato nobile.
Si racconta che la regina lo ricoprisse di vizi e coccole ed era sempre lei personalmente ad occuparsi del suo pelo, che spazzolava con grande amore e dedizione ogni giorno. Il persiano inoltre seguiva la sovrana pedissequamente tanto che anche lui aveva imparato parte della rigida etichetta di corte. Si vocifera inoltre che White Weather fosse uno dei pochi ad avere accesso al letto reale.
Potrebbe interessarti anche: Razze di gatti meno conosciute: affascinanti e poco conosciuti mici
Anche il cardinale Richelieu era grande appassionato di gatti e contribuì fortemente alla moda di adottarli come animali da compagnia. Ben due dei suoi servitori erano espressamente dedicati alla loro alimentazione e al loro puro sollazzo.
Ad oggi conosciamo tutti e quattordici i nomi di questi fortunati felini poiché il cardinale li incluse nel suo testamento. Oltre ad editare un’ingente somma di denaro e alcune proprietà immobiliari, Richelieu si preoccupò di garantire loro l’appannaggio a vita dei due famosi domestici.
Il grande poeta Edgar Alan Poe visse con la moglie momenti di grande indigenza. E si dice che la sua amatissima gatta nera Cattarina, detta anche Catters e Kate, era spesso la sua unica fonte di calore insieme al misero capotto dell’artista.
Kate era molto affezionata anche alla moglie di Poe, Virginia che fu gravemente ammalata di tubercolosi. La gatta aveva preso l’abitudine di rannicchiarsi vicino a lei per riscaldarla e confortarla. Non stupisce dato che da sempre i felini imitano le abitudini umane. Quando Poe partiva per i suoi viaggi Kate appariva però disperata. Le mancava la spalla del suo padrone dove di norma si posizionava mentre il poeta scriveva così come le sue delicate mani che la nutrivano quotidianamente.
Potrebbe interessarti anche: I gatti vivono più a lungo dei cani: cosa dice la scienza a riguardo
L’impenetrabile primo ministro britannico Winston Churchill era noto per il suo carattere burbero e scostante. Ma durante tutta la sua intera vita ricercò la gratificante compagnia di diversi felini. Il più famoso di tutti fu il gattone rosso dalle zampe bianche Jock, regalo del suo segretario particolare Sir John Colville per il suo ottantesimo compleanno. I gatti rossi sono considerati più rari.
Nonostante vissero solo pochi anni insieme, Churchill morì infatti solo due anni dopo, i due furono da subito inseparabili. Churchill lasciò la sua splendida residenza, Villa Chartwell, al governo inglese ad una sola condizione. Un ginger cat di nome Jock avrebbe sempre dovuto abitare le sue illustri stanze.
Lo scrittore amava letteralmente circondarsi da gatti, e anche molti. La sua preferita però era Snow White, regalatagli dal capitano di una nave. Questa gattina bianca possedeva un piccolo difetto genetico. Aveva sei dita per zampa, caratteristica che tramandò ad alcuni dei suoi discendenti.
Quando Hemingway si traferì a Cuba non riuscì in nessun modo a sacrificare il suo amore per i felini. Nella sua villa privata, Finca Vija, pare ne abitassero 57. Tanto che il romanziere dedicò ai felini un piano intero della sua abitazione, cosparso di altrettante piccole cucce dove gli animali potevano sonnecchiare in pace durante le ore più calde.
Potrebbe interessarti anche: Cosa possono insegnare i gatti agli uomini
Oscar, soprannominato anche dai marinai britannici Unsinkable Sam fu un gatto dalle macchie bianche e nere che sopravvisse all’affondamento delle più importanti imbarcazioni da battaglie della Seconda Guerra Mondiale.
Abitò le due notorie navi Bismarck e HMS Cossack oltre che la portaerei HMS Ark Royal. Fu sempre trattato con molto rispetto e tratto in salvo insieme al resto dell’equipaggio durante tutti i trasbordi. Si sa che alla fine della guerra fu rimpatriato in Gran Bretagna dove fu affidato ad un marinaio di Belfast per morire serenamente nel 1955.
Il grande teologo tedesco Martin Lutero aveva una grande passione per il colore bianco. Un giorno trovò e salvò un gatto trovatello interamente bianco a cui dette il nome di Pangur Ban. Nota era anche la passione del grande riformatore per la poesia, tanto che lo stesso nome del felino deriva da un’antica poesia irlandese del nono secolo d.c. e significa “un po’ più bianco”.
Alcuni dei suoi versi più significativi furono proprio ispirati alla sua amica e convivente gatta bianco.
Potrebbe interessarti anche: Gatto in semilibertà: com’è la vita dl felino che vive fuori casa
Anche il grande narratore britannico Charles Dickens amava molto i felini. Il suo esemplare preferito fu però Bob. Dickens aveva l’abitudine di scrivere incessantemente, anche durante la notte. Ma quando Bob gli si strofinava contro, lo scrittore posava la penna, spegneva la candela e si dedicava solamente a lui.
Quando nel 1826 morì, Dickens sembrava inconsolabile. In suo onore ornò un prezioso tagliacarte in avorio con l’impronta di una sua zampina e un’iscrizione commuovente che citava “C.D., in memoria di Bob, 1862”. Un suo personalissimo modo per conservare la memoria del suo felino prediletto. Anche se di recente i padroni più premurosi organizzano funerali per il loro gatto.
Il fisco matematico Isaac Newton, considerato uno dei più grandi scienziati di sempre, è noto per alcune scoperte che cambiarono per sempre il nostro approccio nei confronti del mondo. Ma in pochi sanno che fu l’inventore della gattaiola.
Nel 1720, esasperato dalle continue intrusioni della sua adorata gatta Marion nel suo laboratorio, escogitò questo utile sportello applicabile sul muro di ogni casa. Il felino fu così in grado di muoversi in autonomia avanti e indietro dal suo studio. L’esperimento fu un tale successo che Newton fece installare due nuove gattaiole in camera, una per Marion e l’altra per i suoi cuccioli.
C.F
Una delle piaghe più sconvolgenti che ci affliggono e non ci fanno riposare bene sono…
Le piante natalizie pericolose per gli animali domestici: come proteggere i tuoi amici a quattro…
La vera storia del cane Balto, con il suo compagno Togo salvò una città intera.…