Le api blu, l’inaspettato rinvenimento in Florida, dopo anni di vane ricerche. Gli esperti continuano nel loro studio per favorire la loro sopravvivenza
Hai mai sentito parlare delle api blu? Se ancora non lo hai fatto, è giusto che tu sappia che esistono per davvero! Dal punto di vista scientifico non è proprio un’ape ma un insetto appartenente alla specie “Osmia calaminthae”. Le api blu erano ritenute ormai estinte ma una preziosa scoperta le ha riportate in vita. Vediamo com’è andata.
La scoperta è stata realizzata da alcuni ricercatori della Florida che hanno affermato di ritrovarsi increduli in merito al ritrovamento effettuato. “Ci siamo imbattuti in una minuscola ape blu posarsi sul fiore la quale ha strofinato la testa sulla parte superiore del fiore per circa due o tre volte. In genere, tale atteggiamento è tipico delle api blu. Siamo rimasti increduli” ha riferito Chase Kimmel, la ricercatrice del museo. Il lavoro di quest’ultima infatti, è fondamentale per analizzare l’attuale stato di distribuzione dell’ape blu, compresi gli aspetti concernenti le abitudini di nidificazione e alimentazione.
L’esperta sta realizzando lo studio citato da due anni, affiancata dal suo consulente Jaret Daniels, direttore del McGuire Center for Lepidoptera and Biodiversity del Florida Museum. Per quanto concerne il significato del loro nome è dovuto ai peli sulla faccia utilizzati per raccogliere il polline.
Attenzione, la sua denominazione non è l’unica caratteristica che li contraddistingue perché per sopravvivere, dipendono da una pianta tipica degli Stati Uniti che rischia di estinguersi: la Clinopodium ashei. Il suo habitat si trova nel Lake Wales Ridge, una zona popolare a livello mondiale per la sua biodiversità. Anche il processo dell’impollinazione è insolito, in quanto, fa oscillare la testa avanti e indietro con l’obiettivo di raccogliere quanto più miele possibile. Attraverso il miele raccolto e l’analisi dei suoi spostamenti è possibile stabilire se si cibi del Clinopodium ashei o la sua dieta sia arricchita anche da altri fiori.
Infine, invece di preparare alveari come le altre api, crea nidi individuali poiché utilizzano quelli fatti di terra o cavità degli alberi “morti”.
Insomma, quella delle api blu è un ritrovamento stupendo che fa ben sperare sul futuro delle specie a rischio estinzione.
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Benedicta Felice
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