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Lav: aumenta abbandono degli animali

E’ allarme abbandono di animali in Italia. E’ quanto denuncia la Lega Antivivisezione (Lav) sottolineando che molte persone con la crisi economica non riescono più a sopperire ai bisogni dei loro fedeli compagni a 4zampe per cui decidono di disfarsi del  problema.

Uno scenario veramente preoccupante che si aggiunge a quello dei proprietari scellerati che in vista dei periodi di ferie si liberano di ogni responsabilità, abbandonando i loro animali, unicamente per appagare le loro esigenze futili all’insegna della praticità di un viaggio!

Un responsabile della Lav, Maria Pia Superti ha spiegato che l’associazione animalista sta “aiutando molte persone che non sono più in grado di mantenere l’animale”.

In ogni modo le modalità sono le stesse: l’animale domestico viene lasciato lungo strade o luoghi lontani da casa, affinché queste piccole creature non riescano a ritrovare i loro proprietari. Oppure storie di traslochi e trasferimenti in un’altra città, per cui alcuni padroni decidono di lasciare il loro cane anche dopo che questo ha condiviso con loro 10 anni di vita.

Ecco perché la Lav ha lanciato un appello chiedendo alle persone che sono intenzionate a lasciare il loro animale o che non possono più mantenerlo di rivolgersi alla Lav o ad altre associazioni animaliste. In questo modo, viene tutelata e salvaguardata la vita dell’animale, evitandogli stress o pericoli e un destino fatale.

STORIE DI ABBANDONI

La Superti ha ricordato alcune tragiche vicende, come la storia di un cane chiamato Ettore che “è stato trovato a Genivolta”: “Le volontarie del canile, attraverso conoscenze comuni, sono riuscite a risalire ai proprietari, una famiglia di Soresina. Ma quando li hanno chiamati, questi hanno detto che il cane non lo vogliono più e che lo avrebbero lasciato al canile. Dopo dieci anni che viveva con loro”, racconta la Superti. Ovviamente adesso il cane è in un canile e in attesa di adozione.

Tra le altre vicende, vi è la storia di Bulla, “una cagna che è stata abbandonata in un cortile, mentre il proprietario, una persona con problemi psichici, se ne è andato a vivere altrove. Per mesi ha vissuto solo grazie al buon cuore dei passanti, che le lasciavano qualcosa da mangiare. Quando ci è stata segnalata siamo riusciti a recuperarla e l’abbiamo trovata in pessime condizioni di salute. Ora è affidata al canile di Crema, dove un po’ alla volta si sta riprendendo, anche se è malata”.

Molti i casi di cani abbandonati davanti ad un canile perché malati. Come la storia di un cane legato al cancello del canile di Cremona che è riuscito a risalire ai proprietari grazie alle telecamere di video sorveglianza: “I proprietari si sono giustificati dicendo che lo avevano portato lì per farlo visitare al veterinario del canile ma che sarebbero venuti a riprenderlo il giorno dopo. Per fortuna l’animale risultava ancora intestato alla proprietaria iniziale, una signora del lago di Garda che dieci anni fa lo aveva ceduto alla famiglia cremonese. Lei ha accettato di prendersi cura di lui”.

Per chi ama i cani, storie di questo tipo fanno rabbrividire in quanto un animale diventa un membro della famiglia. Ma per molti non è così. Come per i proprietari di Zoro che hanno lasciato il cane ad uno studio veterinario perché  si stavano traferendo e dove andavano non c’era posto per lui e alla figlia non interessava più. La responsabile della lav ha raccontato che adesso il cane “soffre per l’abbandono e per il tradimento”.

Stesso destino anche per i felini: “Grandi e piccoli, non fa differenza: la gente li abbandona spesso come fossero oggetti ormai usati”, spiega Superti, sottolineando che “il problema è che con loro, a differenza dei cani, le operazioni di recupero sono più complicate, in quanto spesso scappano e magari diventano randagi. Ma ne troviamo anche abbandonati nei fossi, o chiusi nei sacchi della spazzatura”.

In altri casi, soprattutto in luoghi più disagiati come le campagne  dove vi sono molte persone che sono rimaste disoccupate, c’è ancora l’arcaica usanza di sopprimere i cuccioli delle gatte.

SOSTEGNO DELLA LAV

“Proprio per questo stiamo seguendo moltissimi casi, di persone che non vogliono abbandonare il proprio gatto o cane. Pur di evitare che vengano portati al gattile o al canile, preferiamo aiutarli nel mantenimento dell’animale, procurandogli il cibo e le cure veterinarie”, rende noto la responsabile della Lav, annunciando che l’associazione è arrivata a stipulare una “convenzione con Ipercoop, che ci consente di lasciare in postazione fissa degli scatoloni per la raccolta del cibo. Ogni settimana riceviamo in dono dai 100 ai 150 chili di roba. La gente ci aiuta tantissimo, per fortuna. Presto attiveremo una convenzione simile anche per il cibo per gatti. Gli animali che hanno bisogno di aiuto sono veramente tantissimi, e continuano ad aumentare”.

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