Latina: l’assassino del povero Lucky, ucciso in estate, condannato a 8 anni di carcere per una serie di reati molto gravi contro i suoi familiari.
La scorsa estate, aveva destato molto sconcerto la notizia della morte di Lucky il cane gettato con il muso legato all’interno di due buste di plastica, nel secchione della spazzatura. Una volontaria aveva raccontato che il povero animale era stato picchiato brutalmente. Le percosse hanno provocato nel povero animale un trauma cranico che dopo una lenta agonia, lo ha portato alla morte. Per due giorni, chi lo aveva preso in cura aveva provato inutilmente a salvarlo. Lucky era dunque finito vittima della brutalità, dell’ignoranza e soprattutto di persone codarde che si nascondono e non si assumano le responsabilità delle loro azioni.
Le gravi accuse all’uomo che ha ucciso Lucky
Ma dalle successive indagini era emerso uno scenario sconcertante: è stato dimostrato più volte che coloro che torturano, abusano, mutilano e uccidono gli animali faranno o hanno fatto lo stesso con gli umani. Il caso di Lucky non fa eccezione: l’uomo che lo ha massacrato, un 49enne di Latina, è finito sotto accusa per maltrattamenti in famiglia, atti osceni davanti a dei minorenni e violenza sessuale sulla moglie. Una serie di reati gravissimi, dunque, che si sarebbero protratti addirittura per più di tre lustri. Tra le accuse all’uomo, anche quella di aver chiesto prestazioni sessuali in cambio di cento euro a una delle figlie della moglie.
Nelle scorse ore, nei confronti dell’uomo che è accusato di aver ucciso Lucky, è arrivata la sentenza emessa dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Giuseppe Cario, e che riguarda gli altri gravi fatti di cui questi è accusato. L’uomo ha subito una condanna a otto anni di reclusione, addirittura di gran lunga maggiore rispetto alle richieste del pm, che aveva avanzato nella sua requisitoria una condanna a 5 anni e quattro mesi di carcere.
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