Gatto viene ricoverato in una clinica veterinaria ma sparisce nel nulla e nessuno avvisa i proprietari per 28 giorni, la sentenza del tribunale.
Una vicenda legale riguardante la scomparsa di un gatto presso l’ospedale veterinario dell’Università di Cuiabá ha catturato l’attenzione di moltissime persone venute a conoscenza della vicenda.
A quanto pare infatti l’Università è stata condannata a pagare un risarcimento di 8.000 Real Brasiliano (circa 1.500 euro) alla “madre animale domestico”, la proprietaria del gatto scomparso, per il danno morale subito.
Secondo quanto riportato nel processo, il proprietario aveva portato il suo gattino presso l’ospedale veterinario dell’Unic il 27 marzo 2019, dove era stato ricoverato per due giorni per cure veterinarie.
Tuttavia, il giorno successivo, il 28 marzo 2019, la proprietaria non ha più ricevuto notizie del suo gatto e nessuno aveva avvisato la donna che il suo felino era scomparso dall’istituto.
La proprietaria ha scoperto la scomparsa del suo animale domestico solo 28 giorni dopo l’accaduto.
Ovviamente la donna disperata oltre ad aver cercato il proprio gatto ha fatto causa all‘ospedale veterinario dell’Università di Cuiabá, la decisione del giudice dell’11° Tribunale civile della capitale, ha riconosciuto la responsabilità dell’ospedale veterinario nella scomparsa del gatto.
Il giudice ha sottolineato che la scomparsa di un animale domestico provoca disperazione e sofferenza al proprietario, causando un danno morale significativo.
Pertanto, ha stabilito che l’ospedale veterinario dell’Unic dovrà pagare un risarcimento di R $ 8.000 come forma di compensazione.
L’importo stabilito tiene conto delle condizioni finanziarie limitate della proprietaria e delle circostanze del convenuto, l’Università di Cuiabá. Secondo il giudice, tale somma soddisfa i requisiti richiesti per riparare al danno subito dalla proprietaria.
Tuttavia, è importante notare che la decisione del giudice è ancora soggetta a ricorso. Ciò significa che l’Università potrebbe presentare un’appello contro la sentenza, chiedendo una revisione o un annullamento della decisione presa.
Questa vicenda solleva diverse questioni riguardo alla responsabilità delle strutture veterinarie nella custodia e nel trattamento degli animali affidati .
Gli animali domestici sono considerati membri della famiglia per molti proprietari, e la loro scomparsa può causare angoscia e dolore significativo.
L’obbligo delle strutture veterinarie è quello di prendersi cura degli animali affidati ,garantendo la loro sicurezza e il loro benessere.
Nel caso in questione, il giudice ha ritenuto che l’ospedale veterinario dell’Unic abbia mancato di responsabilità e peccato di negligenza , conducendo alla scomparsa del gatto e causando un danno morale alla proprietaria.
La sentenza emessa dal giudice rappresenta un riconoscimento della sofferenza subita dalla proprietaria e un tentativo di compensare il danno morale causato dall’ospedale nella quale si era recata per far curare il proprio amico a quattro zampe e dalla quale è tornata senza la prestazione richiesta e soprattutto senza il suo adorato animale domestico .
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