Lascia la sua eredità alla veterinaria che si è occupata dei suoi gatti
Enrica Penco aveva 62 anni, era figlia dell’ex procuratore, una famiglia nota di Porto Maurizio, in provincia di Imperia. Nonostante fosse ancora giovane, la donna è venuta a mancare per una grave malattia, che l’aveva colpita negli ultimi anni. Fino alla fine, Penco ha dimostrato di pensare ai suoi adorati gatti.
La Penco era una donna colta, scrittrice e critica d’arte che viveva nella sua bellissima villa di famiglia. Dopo il ricovero, chiese alla sua veterinaria di fiducia di prendersi cura dei suoi gatti, una colonia felina stabile nel parco della villa.
Quando le condizioni di salute sono peggiorate, la Penco per continuare a proteggere i suoi gatti, ha lasciato tutto in eredità alla veterinaria che aveva provveduto negli anni ad aiutarla nel gestire la colonia.
La donna ha infatti scritto un testamento olografo nel quale ha nominato come sua erede della villa di famiglia e dei suoi alti beni, la dottoressa Alessia Muraglia per aver sempre curato amorevolmente i suoi gatti che avevano trovato rifugio nel parco della villa. .
“Avevo conosciuto Enrica una quindicina di anni fa. C’è stata immediata empatia, e anche simpatia. A lei piaceva il mio rapporto con gli animali, si sentiva sicura e aveva massima fiducia. Circa due anni fa mi aveva ventilato l’idea di nominarmi sua erede. Sulle prime mi sono sentita gratificata, ero contenta e orgogliosa. Ma ora, che Enrica non c’è più, sento forte una grandissima responsabilità: la gestione della colonia è gravosa, deve essere puntuale e costante. Spero di riuscirci, non sarà facile”, ha raccontato l’erede, spiegando che “negli ultimi anni, la salute di Enrica è peggiorata e la colonia è cresciuta in modo esponenziale. Molti gatti si sono trasferiti nel vicino parco di Villa Carpeneto, area comunale in stato di abbandono e da poco messa all’asta. Adesso ritorneranno nel giardino che mi è stato lasciato: io stessa ne ho già portato a casa una dozzina, piccoli e malati. Altri sono stati dati in affido”.
Prima di morire, la Penco aveva pensato a tutto, certa che la sua fidata veterinaria avrebbe mantenuto l’impegno anche dopo la sua assenza: “Quel parco deve continuare a essere, anche dopo la mia morte, la casa dei miei protetti randagi. Ci penserà Alessia”, affermava la Penco. Quando viveva ad Imperia prima del divorzio, la Penco si recava ogni giorno alla villa di famiglia di Porto Maurizio per curare i gatti. Negli ultimi anni, non potendo più sostenere questo impegno, a causa della malattia, la scrittrice espresse preoccupazioni per i suoi amati felini.
La veterinaria ha promesso di mantenere fede alla Penco e come primo evento ha organizzato un mercatino nella villa Penco, con abiti usati e nuovi, per usare i proventi da destinare ai gatti.
Molte persone facoltose hanno deciso di lasciare la loro eredità agli animali, nominando nel testamento, un curatore. Ormai, gli animali sono parte della famiglia e questo amore trascende anche la morte.
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