I contenuti che spesso diventano virali sul web possono essere di ogni tipo ed in questa circostanza, purtroppo, ciò che è arrivato maggiormente a colpire l’attenzione degli internauti non è nulla per il quale poter essere fieri.
In questi giorni in molti hanno infatti visto il video che riguarda un giovane ragazzo di Lanusei, ripreso da alcuni suoi coetanei, mentre lancia un gattino giù da un ponte condannandolo a morte senza alcun motivo, un gesto che ha indignato si, ma non solo, e mentre diverse associazioni spinte dall’onorevole Brambilla chiedono giustizia sono molti gli interrogativi ai quali rispondere.
“Da mamma sono preoccupata”: Michela Brambilla non intende fare sconti di pena ai giovani aguzzini
Siamo ormai fortunatamente in un contesto sociale sempre più sensibile nei confronti della tutela degli animali e proprio per questo motivo un evento raccapricciante, come quello di Lanusei, non poteva passare inosservato. Un atto di crudeltà che ha assunto rilevanza nazionale e sono ormai in tantissimi a chiedere giustizia per il gattino, ma non è questa l’unica preoccupazione.
Oltre l’aggravante data dal fatto che l’ignobile gesto sia stato effettuato davanti gli occhi di altri ragazzi, che non solo non hanno cercato si fermare il giovane aguzzino, ma si sono anzi dimostrati accondiscendente e divertiti, c’è anche il fatto dell’inevitabile riflessione su cosa si possa nascondere dietro una tale mancanza di sensibilità.
I ragazzi non hanno mostrato la minima empatia verso un altro essere vivente e sono tanti a chiedersi come persone del genere possano mostrare anche verso gli esseri umani. Non è infatti cosi ampio il passo tra l’usare violenza su un animale o usarla verso un altro essere umano, un dato di fatto che preoccupa anche lo stesso onorevole Michela Brambilla che infatti ha sottolineato tale preoccupazione in quanto madre prima che in quanto presidente della Commissione Parlamentare per l’infanzia l’adolescenza.
Adesso sono in tantissimi a seguire la vicenda in attesa che venga fatta luce e che i colpevoli paghino per il gesto, anche se nulla restituirà la vita al povero animaletto che continua a comparire in tante raffigurazioni fantasiose sul web, alcune davvero toccanti che lo disegnano con delle lacrime che macchiano il suo viso e delle ali da angelo. La speranza di molti pero è che si vada a fondo nella vicenda anche per valutare la psicosi dei ragazzi in questione, ponendo uno sguardo attento nel valutare se tali ignobili atti siano figli di una situazione interna potenzialmente pericolosa anche per il futuro e non solo verso incolpevoli animali.