Ladri entrano in casa, non gli basta rubare: ciò che gli fanno è tremendo

Ladri entrano in casa, non gli basta rubare: ciò che gli fanno è tremendo

Non si limitano a rubare nell’abitazione: i ladri entrano in casa ma l’ulteriore gesto che si apprestano a compiere si rivela tremendo.

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Scena del crimine (Pexels – cottonbro studio)

Il furto in questione non ha potuto fare a meno di generare – in questi giorni – una potente risonanza mediatica. Gli aggiornamenti sull’accaduto hanno seguito pedissequamente le indagini per scoprire l’identità dei responsabili quanto per comprendere le crudeli ragioni che avrebbero spinto i ladri a compiere tale gesto nei confronti degli ignari padroni di casa.

Ladri entrano in casa, non gli basta rubare: ciò che gli fanno al cane Hugo è tremendo

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Il Bulldog Hugo (Facebook – Kerry Ann)

Culminato con una ancor più aspra parentesi, il furto si sarebbe verificato con esattezza durante le ore pomeridiane dello scorso lunedì, 7 novembre. Nel corso della serata la famiglia avrebbe testimoniato, in seguito, di essere rientrata nella sua abitazione come di consueto, fino a scoprire il misfatto e ad apprendere che anche un’immateriale assenza era divenuta parte integrante della refurtiva.

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I ladri che hanno fatto irruzione nell’appartamento situato ad Arch Raad, città appartenente al territorio delle West Midlands, in Inghilterra, dopo aver trafugato quanto possibile – tra cui i regali di natale della famiglia impacchettati con largo anticipo in attesa delle feste – avrebbero portato via con loro anche l’animale domestico della sfortunata famiglia.

Ad essere rapito dai malviventi – come pare stia accadendo sempre più frequentemente nei dintorni – è stavolta un Bulldog francese. Dopo aver scoperto del rapimento del pelosetto, i nome Hugo, i proprietari si sarebbero apertamente distaccati dal loro interesse nella materiale refurtiva relativa al crimine, dimostrandosi, invece – nell’interagire col le autorità – esclusivamente sensibili alla restituzione di Hugo da parte dei suoi rapitori.

Nonostante l’intervento della polizia di Coventry e degli abitanti della zona – fattisi avanti tramite i social network per diffondere la notizia e collaborare con la ricerca del piccolo Bulldog – per quasi una settimana non si sarebbero ricevuta alcuna notizia dell’esemplare.

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Tutto quello che posso dire è un enorme grazie“, scrive infine la figlia della padroncina di Hugo su Facebook quando il pelosetto è stato ritrovato, mostrandosi ancora gioiosamente incredula di averlo potuto riabbracciare dopo sei lunghi giorni di assenza da casa. Situazioni ora impossibili da riuscire immaginare per ciascuno dei membri della sua famiglia. La condivisione degli annunci sull’avvenuto rapimento del Bulldog francese, riportati sui social network, pare abbiano favorito in maniera brillante al suo ritrovamento.

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