Si è scatenata una vera e propria rivolta su Facebook a causa di un labrador che è stato lasciato tutto il giorno da solo sul terrazzo. Siamo nella Valbisagno, nel genovese, e quelle foto in queste ore sono state condivise e commentate, tanto che anche il quotidiano ‘Il Secolo XIX’ ha dedicato alla vicenda un lungo servizio. Praticamente i proprietari del cane si sono come eclissati. L’animale così ogni volta che passa qualcuno cerca di giocarci. C’è chi minaccia denuncia, intanto la redazione del quotidiano genovese è andata di persona a verificare quanto accade. Il cane – spiegano – ha a disposizione un ampio terrazzo con cuccia, giochi e ciotole e un ripostiglio lasciato aperto. Ma intorno c’erano diversi escrementi e anche le ciotole erano semivuote.
Vincenzo, un anziano vicino, ha spiegato: “E’ così tutto il giorno, tutti i giorni. In passato ci siamo lamentati con l’amministratore ma non è cambiato nulla: i proprietari si vedono solo nel weekend o alla sera. Io sono del parere che non si prendono in casa gli animali se non si ha tempo per curarli”. Aggiunge Rosario: “E’ una tristezza vederlo così ogni volta che scendo a fare la spesa”. Ma le testimonianze sono tutte simili: “Dispiace ancora di più in estate, col caldo torrido. Non importa le stagioni, estate e inverno lui è sempre lì”.
Qualcuno però difende i proprietari: “E’ una famiglia che lavora. Escono al mattino e rientrano la sera come tutti, il cane ha tutto quello che gli serve e i padroni quando sono a casa se ne occupano”. Un vicino di casa ricorda: “Lo amano e se ne prendono cura. Eppure sono settimane che la gente si lamenta, non capisco questo accanimento: gli altri proprietari di cani stanno tutto il giorno in casa?”.
C’è però un regolamento che tutela il benessere degli animali, varato nel 2011 dal Comune di Genova. Questo mette in evidenza come ai cani servano relazioni e socialità. Sabrina Bondi, medico veterinario esperto in comportamento degli animali, sul tema è netta: “Non possono essere lasciati sempre soli. Il cane è un animale sociale riconosciuto, ha bisogno di relazionarsi con l’uomo in uno scambio che va oltre il semplice ‘pulisco la tua cacca e la tua pipì e ti do da mangiare’: è un membro della famiglia e come tale va trattato. Ma questo non significa che per avere un cane sia necessario stare tutto il giorno a casa”.
Quindi aggiunge che il cane ha bisogno di almeno due passeggiate al giorno: “In realtà servirebbe anche un’uscita all’ora di pranzo. Se si fa orario continuato si può ricorrere a un asilo per cani o un dog-sitter, in fondo se non si ha rispetto del cane e del suo benessere tanto vale non prenderne uno. E comunque quando si è in casa bisogna interagire con l’animale: farlo entrare con noi o stare fuori con lui sul terrazzo a lungo, con carezze e giochi, non basta uscire e riempirgli le ciotole”. Difficile in ogni caso dare un giudizio sul caso specifico. La veterinaria conclude: “La mancanza di contatto e affetto può portare anche patologie, dalla sindrome da privazione sensoriale a patologie ossessive, sino a forte aggressività verso persone o altri cani”.
GM
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