L’estate si avvicina e se da una parte si tratta di una delle stagioni più attese dell’anno per il piacere delle temperature e delle vacanze, con essa arriva un dei peggiori periodi dell’anno per quanto riguarda gli abbandoni. E bene si. Ancora oggi, questo fenomeno è vivo più che mai e quello che può sembrare ormai un luogo comune che nel XXI secolo non avrebbe ragione di esistere dopo tutte le campagne e le iniziative di sensibilizzazione, c’è ancora chi oggi giorno non si fa scrupoli a lasciare il proprio compagno 4zampe, per godersi una vacanza.
Ecco allora che come ogni anno, riparte la campagna di sensibilizzazione sul tema, che non solo è collegato ad un comportamento irresponsabile delle persone ma anche ad un sistema di monitoraggio e di controllo carente da parte delle istituzioni e le autorità competenti che si riflette sulla società più civile con il fenomeno del randagismo.
Ecco perché, in occasione del V Rapporto nazionale “Animali in città”, Legambiente ha presentato anche un decalogo di proposte da applicare con Anci, Regioni e Governo per combattere l’abbandono e il randagismo.
“Contro il randagismo e la sofferenza dei nostri amici a quattro zampe si può fare meglio e di più. I controlli sono pochi, l’informazione è ancora scarsa e le politiche e i servizi per gli animali sono troppo disomogenei, se non quando territorialmente addirittura ignorati”, ha commentato la presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni, sottolineando che “del randagismo si continua a parlare troppo poco e quasi solo in occasione di tristi fatti di cronaca. La questione, invece, ha urgente bisogno di un cambio di passo, in primis da parte delle Istituzioni”.
Per la presidente di Legambiente “le politiche del settore in Italia, dove solo alcune realtà hanno saputo costruire esperienze positive, devono uscire dalla fase pionieristica e trasformare le buone pratiche in patrimonio diffuso e pratica viva in tutto il Paese. Solo unendo gli sforzi di tutti i soggetti pubblici e privati e armonizzando le politiche nazionali e locali si potrà risolvere una questione economica rilevante e costruire una realtà che rispetti il benessere animale e valorizzi l’importanza relazionale e affettiva con gli animali”-
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