Ci sono dei piccoli drammi ai quali non potremmo mai dare una spiegazione come il pignorameto di un’abitazione che in un grave periodo di crisi economica si rivela un fenomeno all’ordine del giorno. E’ quello che è accaduto ad un uomo a Sassari che si è reso irreperibile dopo che la sua villa è stata venduta all’asta guidiziaria. Fino a questo punto, potrebbe essere uno dei tanti drammi che colpiscono le famiglie italiane ma quello che hanno scoperto i custodi giudiziari all’interno dell’abitazione lascia pensare che il proprietario dell’abitazione non fosse poi così tanto uno sticco di santo.
Infatti, stando a quanto si apprende dal quotidiano.net, prima che subbentrassero i nuovi proprietari gli ufficiali giudiziari sono andati ad effettuare un sopralluogo. Non appena superato il cancello d’ingresso hanno sentito dei lamenti provenire dal retro dell’abitazione.
Nel cortile vi erano una quindicina di box, tutti vuoti tranne gli ultimi quattro dove vi erano due pastori tedeschi e due pastori belga, spaventati, senza acqua né cibo, in mezzo agli escrementi.
Una scena sconfortante per cui gli ufficiali hanno subito cercato di mettersi in contatto con il proprietario dell’abitazione che si era reso irreperibile. A quel punto è stato necessario l’intervento della polizia locale per accertare i fatti e provvedere al sequestro di quei poveri animali un po’ intimoriti ma evidentemente felici di aver visto degli umani. Secondo le indiscrezioni, i cani non mangiavano da giorni. Fortunatamente le loro condizioni erano buone, anche se denutriti, mentre uno dei pastori tedeschi sarebbe più magro degli altri con le ossa sporgenti. I cani si sono lasciati prendere facilmente dai soccorritori che li hanno rifocillati e trasferiti presso un rifugio locale per poi darli in adozione una volta sbrigate le pratiche burocratiche del caso.
Sul posto, le autorità hanno scoperto un luogo dove erano stipati sacchi di mangime, ciotole e collari: elementi che hanno portato a pensare ad una specie di allevamento casalingo e molto probabilmente illegale.
Ci si chiede che fine avessero fatto quei quattro pastori se la casa non fosse stata venduta all’asta e se gli ufficiali giudiziari non avessero effettuato il sopralluogo. I cani sono risultati microcippati, e iscritti all’anagrafe, risultando intestati a una persona di Nuoro e a due pugliesi. In base ai primi controlli, i pugliesi sarebbero stati i primi proprietari di una cucciolata che avevano venduto e della quale avevano perso le tracce.
Il proprietario della villa è stato intanto denunciato per maltrattamenti e sono state avviate delle indagini sul caso. Si tratta di un ennesimo fatto di cronaca che indegna e mostra l’indifferenza per la vita di un essere vivente considerato, come in questo caso, un mero oggetto utile al fine di un guadagno economico.
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