La spesa per i randagi, un progetto proveniente da Monza che ha lo scopo di aiutare concretamente gli animali in difficoltà
Un’iniziativa solidale a favore dei meno fortunati. Un progetto destinato alla salvaguardia della salute degli animali randagi che non possono permettersi un pasto e sono costretti a girovagare tra i rifiuti dell’immondizia nella speranza di trovare qualcosa di nutriente. In data odierna, la Federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente organizza una raccolta fondi alimentare per offrire un aiuto concreto a cani e gatti randagi. Ecco di cosa si tratta..
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Il progetto si svolge in diversi punti vendita del nord e del centro Italia. All’evento prendono parte varie associazioni animaliste, in oltre 100 punti vendita aderenti all’iniziativa. Oltre alle associazioni, interverranno anche i volontari della Lega italiana Difesa Animali e Ambiente Monza e Brianza insieme a quelli di Gattolandia. Di fronte ad ogni supermercato, i volontari si occuperanno di offrire, ovviamente a chi lo desidera, una busta della spesa con un piccolo volantino che chiarisce l’obiettivo promosso e quali sono i prodotti da acquistare. Un progetto che offre un aiuto concreto a chi ne ha maggiormente bisogno. I cani randagi sono animali che, quotidianamente, sono costretti a lottare per sopravvivere. Spesso sono vittime di maltrattamenti e di indifferenza dalle persone. Gli animali randagi, che siano cani o gatti non importa, non hanno una vita semplice. Il loro unico obiettivo è cercare qualcosa da mangiare, camminando per le strade dove ogni anglo viene fiutato nel tentativo di scovare qualcosa. Un’esistenza che si traduce in un’elemosina continua indirizzata ad una famiglia che sappia donargli tutto l’amore che desiderano. Un amore che deve essere spontaneo e puro, proprio come lo sono i quattro zampe senza dimora.
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Spesso si creano convinzioni errate sulla loro condizione, dettate dallo scetticismo e dai pregiudizi. Uno studio infatti rivela che i cani randagi sono capaci di comprendere i nostri comandi. Nonostante non siano addestrati, la loro grande intelligenza e perspicacia gli consente di compiere gesti apparentemente banali per molti. Ne costituisce una prova l’esempio di un esperimento che ha visto al centro dell’attenzione una semplice ciotola. Tra i cani coinvolti nell’esperimento il 50 % , sollecitato dagli umani, non si è avvicinato all’oggetto mentre il restante 80 % ha interpretato in maniera corretta i segnali ricevuti. Uno studio che dimostra quanto i cani siano attivi e intelligenti, creature speciali da non sottovalutare mai. Speriamo che iniziative del genere possano estendersi anche in altre parti d’Italia.
Benedicta Felice
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