Una donna di ottant’anni, oramai non autosufficiente, viene trasferita in una casa di riposo. La domanda è: che fine faranno i suoi due cagnolini? Da Asti arriva un appello per questi anziani amici a quattro zampe, probabilmente fratello e sorella di 14 e 15 anni. Mai in questi anni si erano separati da lei. Ma adesso arriva appunto la decisione dei figli di trasferire la mamma in una casa di riposo e di vendere l’abitazione della donna.
I due cagnetti non hanno più nessuno, all’infuori di un vicino di casa che porta regolarmente cibo e si preoccupa di loro. Intanto, la casa è stata venduta e il nuovo proprietario ci andrà a vivere molto presto. Il nuovo proprietario ha già due pastori tedeschi. Non sembra insomma assolutamente intenzionato a prendersi cura di altri cagnolini, soprattutto se così anziani. Nessuna intenzione di prenderli con loro dimostrano anche i figli dell’anziana. Da qui la richiesta di aiuto dei volontari: per favore, troviamo loro una famiglia.
Il legame tra animali e proprietari è profondo e lo dimostrano alcune vicende delle quali vi abbiamo parlato di recente. Era morto da almeno cinque giorni, per un malore fatale: drammatico il decesso di un trentenne di Schio, provincia di Vicenza. Al suo fianco sono rimasti i suoi tre gatti. Il corpo dell’uomo è stato rinvenuto dai carabinieri della stazione locale intervenuti in casa sua. Il suo cadavere è stato trasferito poi in obitorio, mentre i militari dell’Arma hanno rifocillato i tre gatti.
Quando il proprietario inizia a essere più anziano, il legame a volte sembra anche più profondo. Un’anziana donna di 78 anni è venuta a mancare lo scorso mercoledì 15 marzo. Secondo la ricostruzione dei fatti, la signora E.S. era seguita dai servizi sociali del comune di Piazzola, dove viveva in provincia di Padova. Non aveva molte amicizie, era una donna piuttosto schiva e sola che passava le sua giornate con il suo unico vero amico, un tenero e fedele cagnolino. L’amico a quattro zampe della donna l’ha vegliata per molte ore.
Particolare commozione ha suscitato la vicenda di Speedy, un dolce barboncino di 13 anni dagli occhi quasi ciechi, dall’udito scarso e con problemi di incontinenza. Viveva con la sua proprietaria, un’anziana recentemente scomparsa, e dopo la morte della donna le due figlie non si sono preoccupate di lui, affidandolo a un box del rifugio di Rubano, nel padovano, gestito dalla sezione padovana di LNDC.
Essendo molto anziano, Speedy non riusciva a stare nel box del rifugio, dove la vista scarsa gli impedisce movimenti normali. Aveva persino difficoltà a trovare le ciotole di acqua e cibo, per cui piangeva e si lamentava disperato, nonostante le attenzioni delle volontarie, che spiegano come troppi sono i cani da accudire e spesso al povero barboncino non gli vengono date le cure necessarie. Per tali ragioni, i volontari del rifugio cercavano qualcuno che volesse prendersi cura di lui.
GM
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