La piccola Matilde torna a camminare grazie al suo amico Poldi

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By lotta75

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Nel 2016 venne promossa una raccolta fondi sulla piattaforma crowfounding buonacausa.org, per il Progetto Robin dedicato ad una bambina di nome Matilde, affetta da un raro deficit motorio e per la quale addestrare un compagno a 4zampe che riuscisse a stare al suo fianco aiutandola nella deambulazione.

Infatti, la piccola Matilde a causa della sua patologia ha problemi a stare in equilibrio. Una condizione che limita la sua libertà quotidiana e la costringe alla sedie a rotelle. Eppure, per alcuni esperti vi era un’opportunità quella di trovarle un compagno peloso che la seguisse ovunque.

Attraverso il centro Austriaco Ilztaler REHA – Hundeschule, diretto da Maria Gerstman, è stato avvitamento l’addestramento di un cucciolo nel 2016, per poterlo affiancare a Matilde.E così è stato. Dopo diversi mesi di lezioni, il piccolo Poldi è finalmente arrivato da Matilde.

Purtroppo, nel Belpaese, spiegano i promotori del progetto, non vi sono leggi o finanziamenti mirati all’addestramento di cani guida per le persone affette da handicap. Ecco perché, sottolineano i volontari del Progetto Robin, “grazie alla raccolta fondi abbiamo raggiunto circa 20.000 euro per l’acquisto del cane-guida per Matilde. Ora Poldi potrà dare una nuova vita alla piccola Matilde . Il nostro obiettivo è quello di sensibilizzare le istituzioni, partendo proprio dal comune di Napoli”.

@Facebook/Associazione Progetto Robin

Considerando il successo dell’iniziativa, i volontari hanno deciso di portare avanti il Progetto Robin, “al fine garantire un supporto economico a tutti quei bambini che, come Matilde, sono alla ricerca del loro equilibrio libero”. Secondo quanto viene evidenziato “in Italia non esistono centri di addestramento per cani sostegno e lo Stato italiano, pur riconoscendo la gravità del problema handicap, non riconosce alcun tipo di contributo economico per l’acquisto di un cane sostegno, il cui costo è compreso tra i quindicimila e i ventimila euro, a seconda del numero di ore di addestramento necessarie”.

Una realtà che potrebbe contribuire a cambiare la vita a molte persone e bambini, trasformando la vita di ogni giorno in un sogno, aiutando i portatori di handicap a superare molte barriere e ostacoli.

Un altro mondo è possibile e vi è sempre un’alternativa. Basta aprire gli occhi e andare oltre ad ogni forma di discriminazione e ignoranza. L’Associazione Progetto Robin è stata pertanto presentata lo scorso 8 giugno, nell’ambito di una piccola iniziativa a Napoli: riflettori spenti, niente clamore mediatico, ma tanta umanità. In tal senso si tratta sicuramente di un esempio da sostenere.

Per maggiori informazioni, ecco la pagina facebook

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