Pensione per cani senza ritorno, 39 capi d’accusa per crudeltà verso gli animali, alcuni sono tornati a casa in fin di vita.
La storia ha avuto luogo nella contea di Essex, in Massachusetts, la protagonista è April Bernhardt proprietaria da anni di una pensione per cani che nel tempo ha collezionato un insieme di indicibili reati, la verità è venuta fuori quasi per caso nonostante le diverse testimonianze di alcuni proprietari che dopo aver lasciato i loro cuccioli nella pensioni li avrebbero riportati a casa in gravi condizioni di salute, questo per i più fortunati, due clienti infatti non hanno potuto rivedere il proprio animale dopo averlo lasciato in canile.
Le gravissime accuse sono state confermate dopo l’intervento della polizia che ha appurato le condizioni di invivibilità in cui versavano i cani, 39 capi d’accusa per violenza aggravata contro gli animali, si attende il processo che potrebbe avere un epilogo inaspettato.
Animali segregati e seviziati dopo la loro presa in custodia, pensione per cani chiusa, la proprietaria rischia 2 anni di carcere
Il sopralluogo delle forze dell’ordine nella “Pensione degli orrori” è avvenuto il 27 agosto da parte delle forze dell’ordine della contea di Essex, tante denunce collezionate negli anni hanno fatto scattare l’indagine che tuttavia ha rivelato retroscena ben più raccapriccianti.
I cani sono stati trovati chiusi in una roulotte senza acqua ne cibo, stipati in gabbie dove i più grandi non riuscivano nemmeno a restare in piedi, un’esperienza traumatica per i cuccioli che amati dalle loro famiglie erano stati lasciati li in custodia per svariati motivi.
La vicenda ha sollevato un polverone che ha riportato alla luce anche tante questioni passate, un ex cliente dopo aver ripreso il suo cane ha riportato circa 6.000 dollari di fatture veterinarie a causa dei danni subiti dal proprio cane, altre due persone affermano di aver ripreso i loro animali con ferite infette e piene di vermi, per uno di loro è stato necessario ricorrere all’amputazione della coda.
La pensione di April Bernhardt aveva anche un contratto stipulato con il comune ed ospitava diversi cani randagi portati li dopo essere stati recuperati in giro.
L’avvocato difensore della proprietaria rinnega tutte le accuse affermando che non vi fosse pericolo di morte per gli animali tenuti in custodia.
La signora Bernhardt invece è riuscita ad uscire su cauzione e adesso bisognerà attendere l’esito del processo per capire quali saranno e se ci saranno delle pene da scontare a fronte dei 39 capi d’accusa.