Due anni fa, la storia drammatica del povero Leo ha commosso molte persone. Questo fedele meticcio nero entrò in una chiesa a Favignana per assistere al funerale del suo proprietario. Ne scrissero in molti e anche noi. Il cane divenne poi una vera e propria mascotte del paese. Poi però purtroppo arrivò la crudeltà e l’ignoranza dell’uomo a mettere a repentaglio la sua vita. Leo ha iniziato a vagare per le strade, un randagio addolorato che si lamenta per la fame e per il dolore dovuto alla scomparsa del suo amico di sempre.
Qualcuno non apprezzava la sua presenza e gli sparò con un colpo di fucilata. Trovato dai volontari animalisti, è stato trasportato d’urgenza a Trapani, dove è stato operato e salvato, anche se le pallottole purtroppo sono rimaste dentro perché troppo vicine alla spina dorsale. A favore del cane si aprì anche una meravigliosa gara di solidarietà. Infatti, la SAIE (Soccorso Animali Isole Egadi) ha lanciato una raccolta fondi per avere un aiuto nel curare Leo ed altri cagnolini in difficoltà come lui. Non solo: nel giro di breve Leo trovò anche un’altra famiglia.
Paola Tintori, coordinatrice regionale Enpa per la Sicilia, dopo l’accaduto aveva sottolineato: “La vicenda di Leo ha un valore paradigmatico perché dimostra quali risultati si possono ottenere grazie alla collaborazione tra istituzioni locali, cittadini e associazioni, anche in una Regione come la Sicilia dove il problema randagismo continua ad avere carattere emergenziale”. Una vicenda a lieto fine, dunque, conclusasi con il trasferimento del cane con la sua nuova famiglia a Milano.
Anche se l’aguzzino di Leo non venne mai identificato, la sua storia ha avuto dunque una svolta positiva. L’angelo custode del povero cane si chiama Michela. Dopo il suo arrivo sull’isola, il cane e la sua nuova padrona trascorrono qualche giorno assieme presso l’abitazione di Caterina Catalano, volontaria dell’ENPA. Era stata lei ad accudirlo quando il cane era stato dimesso dallo studio veterinario che lo aveva in cura.
Qualche giorno dopo, infine, arriva la partenza del cane, dal porto di Palermo. Una partenza salutata con gioia da Viviana Vaccari, locale presidente dell’Enpa: “Una volta salpato, Leo non si è voltato indietro. La cosa ci ha rasserenato. Significava che era felice, pronto ad andare avanti e incominciare la sua nuova vita”.
GM
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