Allâindomani del servizio delle Iene (clicca qui) e dellâimpegno costante dei volontari dellâorganizzazione internazionale per la tutela delle specie marine Sea Shepherd è giunto il momento di alzare la voce e oltre a denunciare e documentare gli orrori della mattanza dei delfini globicefali del Nord Atlantico nelle Isole Faroe, è necessario che lâUnione Europea intervenga per fermare questâarcaica quanto barbara tradizione.
Ecco perchĂŠ sia su Avaaz.org che su Change.org sono state lanciate due petizioni con le quali viene chiesto al Parlamento Europeo di far rispettare le norme sulla tutela delle specie protette nelle isole Faroe in Danimarca.
Nelle petizioni viene ricordato che i globicefali del Nord Atlantico sono una specie protetta e tutelata dallâUnione Europea in base alla Convention on the Conservation of European Wildlife and Natural Habitats, sottolineando come la deroga su questo tipo di caccia non può essere applicata in quanto gli abitanti delle FĂŚr Ăer non vivono del ricavato della vendita della carne di balena. Una situazione ben differente da quella di alcune comunitĂ che vivono ad esempio della caccia alle foche e alle quali si è applicata una deroga alle restrizioni UE (clicca qui).
La carne di balena non può essere esportata perchĂŠ dal punto di vista sanitario non è conforme agli standard di sicurezza alimentare imposti dallâUnione Europea. Viene ricordato pertanto che la mattanza delle balene è un atto gratuito, crudele e assurdo, fatto passare come una tradizione.
LâUnione Europea può intervenire su questo fenomeno in quanto, viene sottolineato nella petizione, le isole FĂŚr Ăer nonostante la loro autonomia usufruiscono dei fondi europei tramite il Regno di Danimarca che ha firmato la convenzione di Berna del 19 settembre del 1979, con lâeccezione esplicita dei territori autonomi della Groenlandia e delle isole FĂŚr Ăer.
Si tratta della Convenzione per la conservazione della vita selvatica e dei suoi biotopi in Europa, ratificata dai 39 stati membri del Consiglio dâEuropa assieme allâUnione europea.
In questo scenario, è stato evidenziato come la Danimarca, in barba alle normative europee, sostenga questa tradizione, in quanto alle isole FĂŚr Ăer vi sono due navi militari della Danimarca che sorvegliano lâarea affinchĂŠ la caccia ai globicefali si svolga in tranquillitĂ .
LâUnione Europea deve pertanto rivedere la posizione della Danimarca che contribuisce a quel massacro e che intervenga modificando anche il carattere programmatico della convenzione di Berna, definendone divieti e sanzioni.
Nei riguardi della mattanza alle Isole Faroe, la Danimarca non ha applicato le misure di protezione nei confronti delle specie animali protette per cui gli stessi stati membri devono fare in modo che siano rispettate da tutti.
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