La matematica degli animali, un viaggio alla scoperta delle incredibili e inaspettate qualità dei nostri amici a quattro zampe
Può sembrarvi strano ma gli animali sono in grado di contare e questa loro particolare abilità gli consente di sfuggire a molte situazioni pericolose. Ciò è il risultato di uno studio elaborato da ecologisti e biologi che illustra gli innumerevoli benefici apportati dai calcoli condotti dai nostri amici animali. Una serie di aspetti sorprendenti che apportano benefici considerevoli proprio alla loro stessa vita. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta
Prima di elencare tutti i risultati ottenuti è bene sottolineare che ogni esperto del settore ha fatto affidamento su un vasto materiale messo a sua disposizione che spazia dalla letteratura ad una serie di articoli scientifici. Andreas Nieder, neurobiologo presso l’Università di Tuebingen in Germania, è uno di quelli che hanno utilizzato come fonte ben 150 articoli di natura scientifica, dai quali è giunto ad un’importantissima conclusione: “ciascun ramo della vita animale è dotato di competenza numerica“. Tale scoperta è stata il trampolino di lancio per le successive che hanno offerto lo spunto per osservare tutto il fascino che scaturisce dall’organizzazione del regno animale.
Il primo aspetto dell’analisi condotta concerne la ricerca del cibo. Saper contare guida gli animali verso l’individuazione e la scelta di ciò che si può mangiare, favorendo anche la caccia di specifiche prede, nel caso dei lupi. La scelta infatti è un’attività essenziale per gli ululoni dal ventre rosso i quali si affidano al “sistema del numero approssimativo” per scegliere tra i vari mucchi del cibo che hanno a disposizione. Tale tipo di calcolo si riferisce alla stima della grandezza di un numero senza avvalersi dell’utilizzo di simboli o lingua. Riguarda la capacità di discernere delle differenze all’interno della grandezza tra i gruppi. Un esempio di ciò lo troviamo nelle rane che all’inizio facevano corrispondere un mucchio di tre pezzi ad uno di quarto mentre quando il paragone era contro sei o otto pezzi, preferivano il gruppo con il numero maggiore.
Ovviamente, per ogni animale esiste una modalità differente di applicazione dei loro calcoli matematici. Le api riescono a ricordare la strada di casa, semplicemente, avendo memoria dei punti di riferimento a terra che sorvolano durante gli spostamenti dall’alveare ai campi di fiori. Come loro, anche la formica usa questa strategia al fine di tracciare i passi che la separano da casa. Discorso diverso per i lupi i quali devono sapere il numero esatto dei membri del loro branco per cacciare determinate prede. Sei o otto lupi, ad esempio, sono necessari per cacciare un alce o un wapiti. Viceversa, anche le prede utilizzano i numeri a loro vantaggio. Al fine di evitare i lupi, i wapiti si perdono nei gruppi minori oppure preferiscono raggrupparsi in enormi mandrie onde evitare di diventarne vittime.
Altri ancora, devono calcolare la quantità di avversari prima di avviare una lotta per accaparrarsi il territorio o per l’accoppiamento. Pensate che l’ascolto di un semplice ruggito proveniente dagli altri branchi fa decidere se combatterli o meno. Tuttavia, il miglior metodo da usare riguarda la distinzione del rapporto tra il numero di adulti difensori e degli intrusi. E’ del tutto affascinante notare come la capacità del calcolo matematico, faccia ottenere questi effetti. Una qualità utile per tanti fattori da conoscere e far conoscere agli altri.
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