La legge per avere giustizia, dopo che è stata gettata da una macchina in movimento finalmente le sanzioni

La legge per avere giustizia, dopo che è stata gettata da una macchina in movimento finalmente le sanzioni

Dopo l’episodio di abbandono di una cagnolina, gettata da un’automobile in movimento, è stata varata una nuova legge sugli animali: ecco quali sono le sanzioni e le regole per rendere giustizia ai cani maltrattati.

La legge per avere giustizia, dopo che è stata gettata da una macchina in movimento finalmente le sanzioni
La legge per avere giustizia, dopo che è stata gettata da una macchina in movimento finalmente le sanzioni (Screenshot foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

La tragica, quanto purtroppo tanto comune, storia di una cagnolina abbandonata dopo essere stata gettata dall’auto in corsa dei suoi proprietari ha acceso un dibattito legale e giudiziario. Piccola, questo il nome della quattro zampe, ha perso la vita il giorno dopo il brutale gesto del suo umano. Il suo ricordo e la sua terribile vicenda hanno portato i Governi a riflettere sulla situazione attuale e a varare una legge in suo onore, la Legge Piccola. Aumentate le sanzioni per chi maltratta gli animali.

Aumentano le sanzioni per chi maltratta o abbandona gli animali: varata la “legge Piccola”

Lo scorso 16 marzo a Ponzano Veneto un uomo aveva lanciato da un’auto in corsa la cagnolina Piccola. La cucciola è deceduta il giorno successivo. La rabbia e l’indignazione per episodi purtroppo così diffusi hanno portato i legislatori a proporre quattro emendamenti di modifica alla normativa del 1993 sulla tutela degli animali d’affezione. Gli emendamenti sono stati approvati all’unanimità mercoledì 31 luglio dal Consiglio regionale. Il governatore Luca Zaia ha sottolineato come gli animali non siano «un giocattolo. Sono creature della natura e come tali devono essere trattate con rispetto e, se possibile, con affetto».

cane abbandonato
Leggi più restrittive sugli abbandoni degli animali (Screenshot foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Nei corridoi di Palazzo Ferro Fini la legge ha ricevuto il nome di “Legge Piccola”, dal nome della cagnolina uccisa. All’interno delle Disposizioni di adeguamento ordinamentale in materia di sanità e sociale, la relatrice Sonia Brescacin ha proposto di aggiornare le regole e di inasprire le sanzioni. Renzo Masolo e Jonatan Montanariello hanno ricordato alla maggioranza la necessità di approvare «anche gli altri progetti di legge» sul benessere e sulla sepoltura degli animali, «perché certe sensibilità non si possono avere a corrente alternata».

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La nuova legge varata obbliga i proprietari di un animale di «rifornirlo di cibo ed acqua in quantità sufficiente e con modalità e tempistiche consone, assicurandogli le necessarie cure sanitarie». Le legge obbliga i pet mate a consentire all’animale la possibilità di svolgere esercizio fisico, di «prendere ogni possibile precauzione per impedirgli la fuga», di «garantire la tutela di terzi da aggressioni». Gli emendamenti prevedono inoltre gli obblighi di «assicurare la regolare pulizia degli spazi di dimora», di «garantire spazi di custodia adeguati e puliti».

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Le trasgressioni saranno punite con sanzioni che variano da 200 a 1.200 euro, sempre che il fatto non sia «già previsto come reato o come illecito amministrativo dalla normativa nazionale». La legge torna a dare rilevanza penale ad atti e comportamenti già condannati legalmente. Vige l’assoluto divieto di causare sofferenza agli animali, trasportarli «nei vani portabagagli degli autoveicoli privi di osservazione e ventilazione», addestrarli «ricorrendo a violenze, percosse o costrizione fisica» e con «l’uso di collari a punte, elettronici o elettrici, o di promuovere qualsiasi operazione di selezione o di incrocio di cani con lo scopo di svilupparne l’aggressività».

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Stop ad abbandoni e maltrattamenti: la nuova legge per la cura degli animali (Screenshot foto Canva – amoreaquattrozampe.it)

Negli ultimi anni, diversi Paesi del mondo stanno apportando modifiche ai loro codici civili per riconoscere agli animali maggiori diritti legali e non considerarli più solo come “res” (come oggetti immateriali).

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Il Miur e l’’OIPA hanno discusso alcuni mesi fa l’opportunità o meno di integrare nei programmi didattici, per le scuole di ogni ordine e grado, temi legati al rispetto degli animali. L’Organizzazione Internazionale Protezione Animali (nota con l’acronimo di OIPA), in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha riconosciuto che l’educazione al rispetto degli animali è propedeutica all’educazione al rispetto per gli esseri umani. L’introduzione di questi principi è diventato così un tema centrale nel dibattito scolastico. Solo insegnando ai più piccoli l’importanza del rispetto per gli animali è possibile tentare di costruire un mondo in cui episodi come quello accaduto alla cagnolina Piccola non accadrebbero mai. (di Elisabetta Guglielmi)

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