La cagnolina sulla vetta, una storia incredibile fatta di amicizia e coraggio. Una forza immensa capace di superare ogni ostacolo
Il bisogno di attenzioni e di affetto può spingere, non solo le persone, ma anche gli animali a gesti “disperati”. Ne rappresenta un esempio, il grande coraggio di una cagnolina randagia che ha seguito un gruppo di escursionisti su una montagna incredibile, quasi inaccessibile per la sua maestosità. Una storia che fa venire i brividi.
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La pelosetta si è imbattuta casualmente nella guida del gruppo che vive a Seattle, negli Stati Uniti. La pelosetta era nella neve, magra e sofferente. E’ stata avvistata da un uomo che l’aveva notata mentre si trovava ad una notevole altitudine. Non appena l’ha vista, l’uomo non ci ha pensato due volte a scendere e ad avvicinarsi a lei. Nonostante i compagni gli avessero consigliato di stare lontano dalla pelosetta per via di un’eventuale malattia, come la rabbia, lui ha preferito non ascoltarli e seguire il suo cuore. Si recò da lei per accarezzarla e nel tentativo di fargli acquisire fiducia, le diede un pò di cibo. Inizialmente, si mostrò diffidente ma gradualmente cominciò a fidarsi delle sue attenzioni. Non fu un’impresa facile, al di là di come potrebbe sembrare, perché l’uomo non riuscì neanche a convincere il felino di trascorrere la notte in tenda. La piccola evitò di proteggersi dal freddo, sopportando le temperature gelide poiché non aveva ancora acquisito fiducia in lui. La cucciola trascorse la notte restando a distanza di alcuni metri dalla tenda dell’uomo. I suoi sforzi furono molti, perché aveva seri dubbi sul fatto che potesse superare la notte. Le premure e le attenzioni dell’uomo, nel corso del tempo, ebbero il fine sperato.
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I due riuscirono a stringere amicizia e a condividere le giornate sulla montagna. L’affetto che li legava divenne così solido che la cagnolina fece qualcosa di sorprendente e inatteso. La guida decise di portare con sè la cagnolina e di legarla, in attesa del suo ritorno dalla scalata. Ad un tratto, dopo sole due ore, la cagnolina da lui chiamata Mera morse la corda e corse da lui. Nonostante le temperature rigide, le difficoltà e il dolore dovuto alle zampe tagliate a causa del gelo, riuscirono a raggiungere la vetta più ambita: quella dell’Himalaya. Quando giunsero in alto, Mera scivolò e se non fosse stato per il tempestivo auto del suo amico umano, non ce l’avrebbe fatta. Dopo tale episodio, i membri della scalata decisero di legare di nuovo la cagnolina per evitare altri bruschi incidenti.
Una volta che le missioni terminarono, l’uomo si fermò nell’accampamento gestito da Kaji il quale, dopo aver ascoltato la storia, non esitò a promettere all’uomo di prendersi cura della pelosetta. Da quel momento, Mera ribattezzata Baru divenne l’attrazione del rifugio.
Finalmente, Baru può godere a pieno dell’amore che aveva tanto desiderato ricevere.
Benedicta Felice
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