La cagnolina salvata dal massacro di Yulin, si chiama Beatrix e ha una nuova vita. Il merito è di alcuni “angeli” in carne e ossa che li mettono al sicuro
C’è una pagina atroce nelle consuetudini della città di Yulin, in Cina, che non accenna a chiudersi. Anni di battaglie, richieste per fermare il massacro dei quattro zampe, non conoscono tregua. Tuttavia, delle volte accadono notizie inaspettate e confortanti che fanno tornare a sperare in un mondo migliore. Beatrix è la cagnetta meticcia che è stata salvata dal massacro del “Dog meat festival”, un nome che fa rabbrividire appena lo si legge.
Il festival di Yulin viene celebrato tra il 21 e il 30 giugno e prevede l’uccisione dei cani, la cui carne viene trasformata in hot dog, spiedi arrostiti e in qualsiasi altro genere commestibile che attira tutta la provincia. Una barbarie che viene preparata tanti mesi prima, con la raccolta nei villaggi di migliaia di cani. Il percorso che li porta al decesso è crudele, disumano, una ferita che non smette di sanguinare.
I cani vengono lasciati morire senza acqua e senza cibo, bastonati e torturati prima di essere cucinati. A tale barbarie si aggiunge quella delle assurde credenze, secondo le quali, più un animale è stato felice e più sarà buono, più sarà torturato e più aumenterà la virilità di chi lo consuma. Un atto malvagio al quale, fortunatamente, Beatrix non ha preso parte.
Il merito di ciò va agli animalisti, in particolare al 33enne Davide Acito l’attivista di “Action project animal” che organizza missioni di liberazione. Costui insieme agli attivisti cinesi fa parte di quel gruppo di persone che salvano migliaia di vite, degli eroi che rischiano la loro vita per salvarne altre.
I membri del gruppo, si precipitano nei recinti durante la notte, prendono più cani possibili, poi li caricano su un camion e scappano, facendo una fuga di ben 25-30 ore. La loro fuga è diretta all’ Island dog village, il campo base che si occupa della salvaguardia dei diritti degli animali ideato da una creatrice di moda italiana. Il centro è una specie di ospedale dove gli animali vengono curati, nutriti e supportati a livello morale da un team di psicologi che li aiuta a superare il trauma. Dopodiché vengono dati in adozione.
Beatrix è stata una di quei cani salvati e messi al sicuro. La cagnolina è stata adottata da Angela che si è innamorata di lei appena l’ha vista sullo schermo del pc, sul sito dell’associazione. Senza pensarci ha chiamato i volontari italiani della Fondazione Franchi, che hanno approvato l’adozione. La cagnolina, in seguito al completamento per le procedure dell’adozione, ha effettuato il viaggio più bello della sua vita a bordo della tratta aerea Pechino-Milano. Una volta atterrata a destinazione, è stata accompagnata in un rifugio a San Giuliano Milanese per sistemare le ultime questioni burocratiche.
Poche settimane fa, il suo viso provato dalla sofferenza subita, ha incontrato il volto di colei che se ne prenderà cura per tutta la vita. E’ giunta a Granarolo, il paese della sua nuova vita, della sua nuova casa.
Mai più dolore negli occhi di Beatrix, ma solo tanta felicità.
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B.F.
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