Pastori e cacciatori vengono ritenuti i responsabili del 50% degli abbandoni di animali, con picchi elevati nel Sud Italia. Lo denuncia l’Aidaa, che spiegava nei mesi scorsi: “Sono almeno 40.000 i cani abbandonati ogni anno da cacciatori e pastori, che nella migliore delle ipotesi vanno a riempire i canili del centro e sud Italia mentre molto spesso gli abbandoni avvengono nelle campagne, dove i cani crescendo si incrociano e vanno ad incrementare il numero dei randagi”.
Ci sono pastori che però giovanissimi diventano dei modelli e degli esempi da seguire: è il caso della 23enne bolognese Jessica Vaccari, che ha raccontato al ‘Resto del Carlino’: “Allevo capre da latte, la razza camosciata delle Alpi. Ho un centinaio di capi, in primavera con i parti saranno più del doppio”. Dice ancora la ragazza: “Questo era il podere dei miei nonni, è stato un ritorno alle origini. Sono nata a Zola Predosa, ho sempre vissuto tra gli animali. Cavalli, conigli, galline, capre. Da piccola volevo fare la veterinaria”.
Aveva un sogno, Jessica Vaccari, che però si è poi trasformato in qualcos’altro: “Mi sono laureata in produzione animali, un ramo di Agraria”. La 23enne vive a San Benedetto Val di Sambro, dove ha una casetta di legno ma anche una stalla. La sua attività le dà molte soddisfazioni: “Il latte di capra è più pregiato, viene pagato un euro e dieci al litro contro i 30 centesimi di quello di vacca. Ha un suo mercato salutista. Ha meno grassi, è più digeribile. Una capra in piena produzione dà anche quattro litri al giorno”.
“Il primo anno è stata durissima. Poi ho aperto la stalla con i fondi europei. Ma purtroppo quegli aiuti sono studiati per chi ha già un’attività. Ti chiedono i fatturati”, dice Jessica Vaccari che ha dovuto correre ai ripari: “Ho preso trenta capre e le ho sistemate nella vecchia stalla dei nonni, la casa in pietra là in fondo. Non avevo le comodità di oggi!”. La sua giornata tipo non è delle più comuni: “In piedi alle sette, prima delle otto di sera non hai finito. Mungitura, stalla, formaggio, seconda mungitura. Se c’è un parto mi capita di andare a letto anche alle quattro del mattino”.
Pochi gli svaghi, niente discoteca e appena qualche ora di mare: la novella ‘Heidi’ è però davvero soddisfatta. Racconta ancora Jessica Vaccari: “Alla fine mi danno una mano in tanti, a cominciare dal mio ragazzo, che lavora in un’azienda agricola. Comunque non mi sento oppressa. Stare con gli animali mi rilassa. Per me non è una fatica, alla fine”. La storia perfetta, dunque, con un solo difetto: “La burocrazia! Va bene che sono prodotti alimentari, ma quante regole. A volte ci sarebbe da deprimersi, soprattutto al pensiero di quel che importiamo dall’estero”.
GM
Il Bearded Collie, spesso chiamato Beardie, rappresenta una sottile combinazione di energia, accortezza ed affetto.…
La scienza risponde a un quesito piuttosto comune: il cane assomiglia davvero a i suoi…
Un esemplare di gatto molto raro è stato avvistato di recente a Firenze: scopriamo subito…