Kiwi stressato dai visitatori dello zoo: la petizione per liberare l’animale

Kiwi stressato dai visitatori dello zoo: la petizione per liberare l’animale

Lo zoo di Miami è andato incontro a diverse polemiche a causa di un kiwi stressato dai visitatori del parco zoologico: la petizione per liberare l’animale.

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Il kiwi di nome Paora allo zoo (Screenshot foto Instagram – Zoo Miami – amoreaquattrozampe.it)

 

Paora, un esemplare di Kiwi, è stressato: i visitatori dello zoo in cui è ospitato oltre a guardarlo dalla recinzione della gabbia in cui vive hanno da poco avuto la possibilità di pagare un biglietto aggiuntivo per accarezzarlo. L’animale, infastidito dalla presenza continua e ravvicinata degli esseri umani, ha iniziato a soffrire di stress. Come accade di frequente quando sui social vengono condivisi post con foto e video degli animali tenuti in cattività all’interno dei parchi zoologici, anche in questo caso è scoppiata una polemica che ha coinvolto però non solo migliaia di utenti del web ma addirittura due intere nazioni: gli Stati Uniti d’America e la Nuova Zelanda.

Visitatori dello zoo pagano per accarezzarlo: la petizione per liberare il kiwi che soffre di stress

Paora si trova allo zoo di Miami nello stato della Florida. Per la Nuova Zelanda, il Paese in cui il kiwi è il simbolo nazionale, il trattamento riservato a questo uccello è considerato maltrattamento; per questo motivo è stata lanciata una petizione per chiedere allo zoo di smettere di considerare l’uccello allo stregua di un oggetto.

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I visitatori pagano per infastidire il kiwi Paora (Screenshot foto Twitter CNA @ChannelNewsAsia amoreaquattrozampe.it)

 

Nei giorni scorsi sui social network sono stati diffusi video che mostravano i visitatori mentre afferravano l’animale, gli tiravano il becco e lo accarezzavano mentre il povero uccello appariva intimorito e allo stesso tempo infastidito. L’iniziativa organizzata dal parco zoologico prende il nome di “Kiwi Encounter”: un incontro ravvicinato con l’uccello esotico in cui i turisti hanno la possibilità di prendere in braccio il kiwi e scattare fotografie. Le immagini in breve tempo hanno fatto il giro del mondo, arrivando anche in Nuova Zelanda, la terra di cui Paora è originario.

Paora è un esemplare di Apteryx (nome scientifico attribuito da Shaw nel 1813), un genere di uccelli inadatti al volo comunemente noti come kiwi o atterigi, appartenenti alla famiglia Apterygidae e all’ordine degli Apterygiformes; il loro nome scientifico proviene dal greco e ha il significato di “privo delle ali”. I kiwi sono endemici della Nuova Zelanda, della quale sono il simbolo nazionale. Questi uccelli sono animali territoriali: vivono in coppie, occupando un’area compresa tra i cinque e i cinquanta ettari. L’ambiente ideale per i kiwi (uccelli notturni attivi durante la notte e nascosti nelle tane di giorno) è la foresta pluviale, ma nei secoli i kiwi si sono dovuti necessariamente adattare anche ad altri ambienti a seguito della riduzione della superficie coperta da questo tipo di foreste; si trovano così anche nelle foreste subtropicali e temperate, nelle praterie e nelle macchie tra gli arbusti. Paora avrebbe quindi bisogno di maggiore spazio, di vivere con i suoi simili e di riposare durante il giorno; tutto ciò non è stato però tenuto in alcun conto allo zoo di Miami, che non si è preoccupato di rispettare le caratteristiche etologiche del kiwi.

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Il kiwi è stressato perché gli umani lo accarezzano (Screenshot foto Twitter Channel News Asia amoreaquattrozampe.it)

 

I neozelandesi, e come loro milioni di persone, hanno espresso la loro indignazione per quanto accaduto all’uccello allo zoo di Miami. Su Change.org è stata così lanciata una petizione da firmare per chiedere la liberazione immediata di Paora. Nel giro di pochi giorni la petizione ha ottenuto centinaia di migliaia di firme; la direzione dello zoo di Miami ha dovuto quindi rilasciare un comunicato a fine maggio per porgere pubblicamente le proprie scuse allo stato della Nuova Zelanda e ai suoi abitanti. Così si legge nel testo rilasciato ai media: «Prima di tutto, a nome di tutti quelli dello Zoo di Miami, vi preghiamo di accettare le nostre più profonde e sincere scuse per lo stress causato da un video sui social media che raffigura la gestione e l’alloggio di Paora, l’uccello kiwi che è attualmente sotto la nostra cura. Le preoccupazioni espresse sono state prese molto seriamente e in modo efficace: il “Kiwi Encounter” non sarà più offerto. Anche se Paora ha prosperato allo Zoo di Miami ricevendo le migliori cure disponibili, lo sviluppo del Kiwi Encounter non è stato, col senno di poi, ben concepito».

 

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La Nuova Zelanda ha dimostrato nel corso degli anni di essere un Paese molto attento sia alle specie alloctone, che incidono sulla sopravvivenza delle specie locali, sia alla salvaguardia della fauna selvatica autoctona. I neozelandesi, nella petizione che hanno lanciato, hanno ricordato come gli animali non siano oggetti ma esseri viventi i cui diritti devono essere rispettati; scrivono infatti che i «Kiwi sono i nostri preziosi Taonga [N.d.R. termine che nella cultura Maori indica un bene di estremo valore], non i giocattoli dell’America».
Nel comunicato stampa lo zoo di Miami si scusa per quanto accaduto: «è particolarmente doloroso per tutti noi pensare che qualsiasi cosa sia accaduta con Paora qui allo Zoo Miami sarebbe offensiva per chiunque delle meravigliose persone della Nuova Zelanda». Nel comunicato si legge inoltre che attualmente sono in corso «progetti per costruire un habitat speciale per Paora che continuerà a fornirgli il riparo di cui ha bisogno rispettando e sostenendo i suoi istinti naturali. Sarà sviluppato in modo tale da poter mostrare ai nostri ospiti l’incredibile kiwi senza contatto diretto con il pubblico». Secondo quanto affermato il kiwi adesso sarebbe tenuto fuori dalla vista pubblica in una zona tranquilla, avendo la possibilità di rimanere al buio «durante il giorno in modo che possa, a sua discrezione, uscire ed esplorare il suo habitat nella quiete della sera». Paora non potrà quindi tornare in libertà in Nuova Zelanda, ma perlomeno adesso non dovrà più essere mostrato ai visitatori durante il Kiwi Encounter. Con la pressione mediatica e la petizione, la Nuova Zelanda è riuscita a far sì che lo Zoo di Miami prenda più seriamente la cura di questo uccello speciale. (di Elisabetta Guglielmi)

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