Spinto fuori da una macchina, che poi è ripartita sgommando, disinteressandosi della sua fine e lasciandolo lì spaventato e disorientato: questa è la vicenda di Kiwi, il povero cane abbandonato vicino all’imbocco dell’autostrada a Burton, in Inghilterra. Di lui si sono presi cura i volontari del Hillfield Animal Home, che per puro caso erano sul posto e hanno visto quanto accaduto.
Una vera fortuna, perché altrimenti la vicenda di Kiwi “sarebbe stata molto diversa. Il povero cane avrebbe potuto facilmente imboccare la corsia dell’autostrada che si trova proprio lì affianco e andare incontro alla sua morte”. Il cane si è salvato, ma ha dovuto subire il trauma dell’abbandono da parte di chi riteneva fosse il suo miglior amico.
Dall’Hillfield Animal Home accusano: “Come si può far questo ad un cane? Kiwi sarebbe potuto morire e avrebbe anche potuto causare un incidente autostradale. Siamo consapevoli che i cani sono una grande responsabilità e che alcune persone semplicemente non possono farvi fronte. Ma ci sono ben altri modi per ‘sbarazzarsi’ di un animale domestico”.
In base a quanto si apprende, Kiwi non aveva il collare e neanche il microchip, inoltre i veterinari hanno registrato come fosse sottopeso e maltrattato, spiegando che dovrebbe avere circa un anno. Il cane è diventato ansioso dopo quanto accaduto, ma dal canile assicurano che è molto dolce e sperano che possa trovare presto qualcuno disposto a prendersi cura di lui.
Quella di Kiwi – che non ha subito comunque traumi fisici – è una vicenda a lieto fine, proprio come quella di cui abbiamo scritto ieri e che arriva da Harlem, popoloso quartiere di New York, dove un cucciolo di pitbull di appena dieci mesi di età è stato ritrovato legato a un palo. Inoltre, il cucciolo aveva le interiora esposte a causa di un prolasso rettale. Probabilmente a causa di questo, il suo proprietario ha deciso di ‘disfarsene’, come se fosse un sacco dell’immondizia, lasciandolo lì, in balia del traffico.
Il pitbull è stato però preso in consegna dai gestori di un canile del quartiere di Harlem, che gli hanno ridato dignità, prendendosi cura di lui e chiamandolo Tater Tot. I volontari hanno portato il povero cucciolo da un veterinario, il quale ha riscontrato l’esistenza di un’infezione, dando una speranza di sopravvivenza pari al 50%. Tater Tot è stato però forte e coraggioso, dimostrando una grande voglia di vivere che lo ha portato a una rapida guarigione.