Una serie di episodi drammatici con al centro una strage di cani nei giardini di casa
“Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”, diceva Agatha Christie. L’elemento più drammatico è arrivare ad una strage per poter confermare che un killer seriale di cani gira a piede libero lungo il Brenta, in provincia di Padova.
Curtrarolo e Pieve sono i due comuni nei quali si sono verificati episodi tragici che portano la comunità ad esprimere preoccupazioni. A cominciare dalla condanna del Sindaco di Curtrarolo, Fernando Zaramella, che ha annunciato di aver presentato personalmente una denuncia contro la brutale uccisione di un cane, nel cortile della sua abitazione.
“E’ un fatto gravissimo. Stiamo parlando di cani barbaramente uccisi. I carabinieri si sono subito attivati per individuare i responsabili e per dare una risposta all’intera cittadinanza, scossa da questi terribili episodi”, ha dichiarato il primo cittadino.
Un cagnolino è stato vittima della peggiore violenza gratuita. Massacrato di botte a calci e pugni, seviziato con un bastone infilato in bocca e gettato nel giardino della padrona. La donna, sconvolta dall’episodio, non riesce più ad uscire di casa. E’ quanto riporta il quotidiano locale, mattinopadova.
“Il suo cane prima è stato percosso, probabilmente con calci e pugni, poi gli è stato infilato un bastone in gola. Quel cane per lei era come un figlio, lo aveva da molti anni e gli era molto affezionata. A causa del trauma, lei non riusciva nemmeno a uscire di casa”, racconta un memebro del consiglio comunale.
La donna traumatizzata non riesce a trattenere il pianto: “Per me non era un cane, era una persona. Quando ho visto in mezzo all’erba qualcosa di bianco, ho capito subito che si trattava del mio povero Willy. Me lo hanno massacrato”.
Sempre nella stessa zona, nelle ultime settimane sono stati ritrovati morti un Amstaff e un meticcio nei giardini delle loro abitazioni. Un altro cane è stato salvato per miracolo, grazie ai proprietari che sono riusciti a portarlo subito dal veterinario. E’ emerso che il cane era stato avvelenato dopo aver ingerito qualcosa nei pressi di una pista ciclabile.
Le autorità stanno indagando sui fatti e tra le ipotesi emergerebbe la pista di tentativi di furti in quanto i cani si possono rivelare un problema per i ladri. Infatti, in base ad alcune testimonianza, in prossimità dell’abitazione dove sono stati uccisi l’amstaff e il meticcio, ci sarebbe stato un tentativo di furto. Proprio quella notte i due cani non avrebbero mai smesso di abbaiare.
Episodi che destano preocuppazione tra i residenti e i proprietari dei cani.
C.D.
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