Il frontman dei Prodigy, l’irriverente Keith Flint ha preferito andarsene a 49 anni. Dopo la separazione dalla sua amata Mayumi Kai, dj giapponese da un anno a questa parte, Flint era precipitato nuovamente in una forte depressione. Aveva cercato di riallacciare con sua moglie tornata nel suo paese dopo la separazione, ma qualsiasi sforzo si è valso vano, fino all’ultima chiamata a vuoto, effettuata prima di togliersi la vita. La dj avrebbe infatti richiesto di nuovo il divorzio, ribadendo a Flint la volontà di vendere la loro villa di campagna, a Chelmsford nell’Essex, Regno Unito.
Il suo ultimo pranzo lo ha passato con il suo personal Trainer. Era allegro e scherzava. Poi, probabilmente, dopo aver sentito la sua ex non ce l’ha fatta e ha deciso di farla finita, impiccandosi. La sua morte è avvenuta il 4 marzo.
Gli ultimi giorni della sua vita, Flint appariva sereno e li ha passati in compagnia del suo cane, prodigandosi anche per le persone anziane del villaggio in cui viveva.
Uno spirito trasgressivo e ribelle, immagine del Neopunk anni ’90, Flint aveva un animo gentile e collaborativo. Si era ritirato in campagna, gestendo per un periodo un locale, il Leather Bottle pub vicino a Chelmsford dove a volte, raccontano i residenti, Flint si recava anche con il suo cavallo preferito di nome Blackie.
Era un amante degli animali anche se nel 2016 fu attaccato dagli attivisti animalisti per aver preso parte ad una tradizionale battuta di caccia alla volpe a cavallo nell’Essex. Il cantante si scusò, assicurando che nessun animale era stato ucciso nessun animale e che non avrebbe più partecipato ad una battuta di caccia alla volpe.
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C. D.
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