Una situazione di massima solitudine quella in cui viveva Joss: il cane scaricato tra due superstrade e poi lì rifugiatosi a lungo.

Nel mezzo di due strade altamente trafficate, è stato questo lo scenario in cui Joss, una cagnolina abbandonata, è stata ritrovata: impaurita e impegnata a vagare in solitaria. Forse già alla ricerca di un luogo più sicuro o di qualcuno che volesse portarla via da lì. I volontari di un’associazione impegnata per la salvaguardia degli animali si è imbattuta nella sua presenza e, osservando più da vicino le sue estreme condizioni, ha scelto di intervenire.

Joss, il cane scaricato tra due superstrade: il recupero “spaventoso” nel VIDEO

Sul posto una volontaria di Soul Dog, nota associazione precedentemente citata, ha avuto modo di notare la presenza di Joss in una piazzola lungo il confine della superstrada. Nel piazzale impolverato e che vedeva nel suo entourage nient’altro se non un panorama desertico, la volontaria ha domandato all’unico uomo presente sul posto se il cane stesse con lui.

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Di fronte a una risposta negativa da parte dell’uomo, che ha poi testimoniato di come il cane si trovasse lì da oltre due settimane, la volontaria infine ha scelto di agire e portare Joss con sé in un luogo sicuro. In una condizione di estrema magrezza e con un temperamento schivo, dato probabilmente dal lungo periodo che l’esemplare aveva trascorso da solo, la cagnolina ha dapprima faticato a interagire con i suoi aiutanti per poi lasciarsi lentamente andare ai loro tentativi di recupero.

Dopo essere stata tratta in salvo dal suo stato di abbandono si è scoperto il motivo delle sue condizioni. Joss era destabilizzata a causa di un’acuta infezione che aveva intaccato il suo organismo in virtù delle scarse condizioni igieniche-sanitarie che caratterizzavano l’habitat in cui era sopravvissuta fino a quel momento.

Dopo averla sottoposta alle necessarie cure per la teniasi Joss, così soprannominata dall’équipe di volontari, ha potuto essere adottata da una famiglia. Secondo il sorpreso parere dei presenti allo scambio quanto al graduale adattamento di Joss nell’abitazione, pare che per lei fosse addirittura “spaventoso” entrare al suo interno. Ciò ha lasciato immaginare che fosse il suo primo ingresso in una reale famiglia.

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Ora la bellissima Joss appare in ottime condizioni. Ha finalmente ripreso a essere socievole e il suo sguardo è radicalmente cambiato rispetto alle espressioni che avevano caratterizzato il suo volto sofferente e restio sin dal momento del suo recupero ai primi giorni di cura e accoglienza. (Giada Ciliberto)