Storie di disabilità e fedeltà: tante ne abbiamo raccontate in questi anni, ma quella di Jane Stock è particolarmente triste. La donna è stata infatti messa davanti a un bivio assurdo: scegliere tra il suo cane o un tetto sopra la testa. Jane Stock è una donna semiparalizzata di 60 anni di York, nel Regno Unito. Quando è andata a vivere nel condominio dal quale rischia di essere cacciata, nulla vietava la presenza di cani. Poi nel corso dell’ultima riunione di condominio, qualcuno con scarsa sensibilità si è imposto: via gli animali domestici, in particolare i cani, è il diktat.
Per Jane Stock, che soffre di pancreatite e negli ultimi due anni ha subito sette operazioni chirurgiche, è stata una doccia fredda. Peraltro, lei a quell’assemblea condominiale non c’era per gravissimi problemi di salute, essendo stata ricoverata in terapia intensiva. Il risultato è che tornata a casa dopo tredici settimane, ora ha 28 giorni di tempo per togliersi di torno il suo Staffordshire Bull Terrier. Ma la donna non se ne fa una ragione e ricorda: “Lui è tutto per me, non è solo un animale domestico”.
Aggiunge Jane Stock: “Vogliono che lasci il mio cane anche se hanno ricevuto la lettera del mio medico che spiega loro quanto sia importante la sua presenza per la mia salute. E’ lui a darmi indietro la vita che mi porta via la malattia”. Da qui l’appello al Comune e a tutti gli enti competenti, che ha prodotto un primo risultato. La donna ha ottenuto il sostegno del City of York Council, che per ora è solo formale. Bisognerà infatti vedere se alle parole seguiranno i fatti. Il suo medico intanto evidenzia: “Il cane beneficia la sua salute mentale, migliora la sua motivazione a uscire e il suo umore, oltre a darle la compagnia di cui ha bisogno”. La speranza è dunque che l’animale venga riconosciuto come cane d’assistenza. A quel punto il regolamento condominiale verrebbe scavalcato.
Il rapporto tra animali e persone disabili è davvero straordinario, come evidenzia la storia di Chi Chi, salvata dal macello nel 2016. La cagnolina incontrerà presto un bambino di 10 anni, altrettanto speciale di nome Owen Mahan. Il ragazzino infatti, a soli 2 anni, durante un bagno a casa, a causa dell’acqua troppo calda, aveva subito delle ustioni su oltre il 98% del corpo e come conseguenza a 8 anni, i medici gli hanno dovuto amputare entrambe le gambe. Il bambino ha desiderato incontrare Chi Chi dopo aver letto la sua storia in rete.
GM
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