Torna alla carica la naturalista più famoso al mondo, Jane Goodall: a difesa delle scimmie tenute in cattività arriva una proposta di legge al Governo. L’obiettivo è ridare una dignità a queste creature.
Preservare l’ambiente è ciò che siamo chiamati a fare. Ognuno nel suo piccolo, ognuno con le proprie azioni, ognuno con coraggio e determinazione. C’è chi lo fa da anni. E più che l’ambiente, preserva anche gli animali. In questo la caso le scimmie. Parliamo della naturalista più famosa al mondo: Jane Goodall.
Quest’ultima denuncia da anni le cattive condizioni in cui vengono tenute diverse scimmie all’interno degli zoo italiani. Partendo dal fatto che c’è chi, giustamente, vorrebbe mettere un sigillo, a mo’ di chiusura, su queste strutture, bisogna continuare a lottare per apportare le giuste modifiche alle strutture stesse, onde evitare che si possono trovare in situazioni di estremo pericolo.
Jane viene definita, ormai da anni, “la regina degli scimpanzé”. Nel corso degli anni è riuscita a cambiare l’antropologia mondiale. Grossi passi in avanti sono stati fatti grazie al suo coraggio di confronto col mondo animale. Passi che vengono alimentati da una forza straordinaria. Un coraggio e una forza che ora, la stessa naturalista, ha dispiegato avanzando una proposta di legge al Governo italiano.
La proposta di legge di Jane Goodall: il tempo è nostro amico, se lo sappiamo sfruttare in tempo stesso
Una proposta di Decreto Ministeriale. Si arriva direttamente ai piani alti della politica. Per fare qualcosa di grande, bisogna pensare e agire in grande. E Jane Goodall vuole farlo, con tutti gli sforzi del caso. Una proposta che è stata spedita a vari dicasteri: Ambiente, Salute, Politiche Agricole e anche ai Carabinieri del CITES. Una chiara dichiarazione di voler cambiare le cose partita dal Jane Goodall Institute Italia.
L’obiettivo che si vuole raggiungere è molto importate. Un punto davvero di svolta: integrare l’Allegato 1, e cioè Cura degli animali-benessere-ambiente-igiene, del Decreto Legislativo 21 marzo 2005 n° 73, sulla custodia degli animali selvatici negli zoo. Come, tra le altre cose, è già stato fatto con la specifica relativa ai delfini presenti nei delfinari e acquari.
A prendere parola, durante un’intervista rilasciata a greenMe, è stata Daniela De Donno, la presidente del JGI Italia: “Abbiamo lavorato duro a questo progetto. Sono animali vicini a noi più di quanto pensiamo. Garantire loro dei requisiti minimi è un dovere e un diritto che gli appartiene. Dobbiamo riprodurre, al massimo, il loro habitat naturale. Hanno caratteristiche totalmente diverse l’uno dall’altra. Sentimenti, comportamenti complessi e coscienza di sé. Dobbiamo aver cura di loro. Per questo Jane è stata la prima firmataria di questa proposta di legge”.
I requisiti minimi comportano una serie di aspetti quali: ambienti idonei dal punto di vista della temperatura, dell’umidità, della ventilazione e dell’illuminazione. Isolamento dalle fonti che provocano rumore. Cercare di mettere questi animali a contatto con altri simili, perché forti del fattor socializzazione. Mai far entrare le scimmie a contatto con i visitatori e mai tenerla in gabbia, come d’altronde ogni altro essere vivente su questa Terra.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE QUESTO ARTICOLO: Jane Goodall tuona: “Il disprezzo per gli animali ha causato la pandemia”