La Italian Horse Protection metterà presto in commercio il calendario 2023 per raccogliere fondi per cavalli maltrattati. Tutti i dettagli.
Sul sito internet della onlus, Italian Horse Protection con sede a Montaione in provincia di Firenze, è disponibile all’acquisto il calendario 2023 dedicato ai cavalli. Tuttavia non è un calendario normale. Infatti i fondi raccolti dalla vendita sono destinati per il cavalli salvati dal maltrattamento, dal macello e dallo sfruttamento.
La Italian Horse Protection è il primo centro di recupero in Italia per cavalli maltrattati e sottoposti a sequestro. È stato riconosciuto a livello nazionale dal Ministero della Salute nel 2009 e all’interno della struttura, ovvero nei terreni a disposizione, i cavalli vivono in libertà, inoltre possono beneficiare di programmi di recupero psicologico e fisico per riportarli in uno stato di salute e benessere ottimali.
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L’associazione è totalmente indipendente e autonoma, quindi non è soggetta ad aiuti pubblici ed è proprio per questo che nascono iniziative come il calendario, per cercare di raccogliere fondi destinati all’aiuto di questi animali. Il calendario è composto da foto dei cavalli che attualmente si trovano all’interno della struttura. “Gratitudine è la parola e la sensazione che lega le foto presenti nel nuovo calendario – Ha raccontato un delegato dell’associazione – Siamo grati ai protagonisti di questi di questi scatti perché ogni giorno insegnano qualcosa anche a noi“. Infatti l’insegnamento e la morale che vogliono trasmettere con il calendario è che la sofferenza si può trasformare in benessere e armonia. Tutte le attività del centro sono finanziate dai privati e da anni combatte questo sistema che non funziona.
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La Italian Horse Protection raccoglie le segnalazioni in merito ad eventuali strutture private illegali o maltrattamenti, ma soprattutto combatte in prima linea per chiedere una revisione della legge sul tema del benessere dei cavalli. Difatti in Italia, il cavallo non ha alcun riconoscimento particolare ma sono molti che lo considerano un animale “domestico” come il cane o il gatto, per esempio. Purtroppo sono gli animali più sfruttati in assoluto: dall’ippica, le corse clandestine, maneggi, palii, carrozze per turisti, circhi, sperimentazione, fino alla macellazione. “Le attuali leggi sono ampiamente insufficienti a garantire loro la tutela necessaria e a punire adeguatamente i maltrattamenti“. Grazie alla raccolta fondi con il calendario, l’onlus potrà portare avanti le sue battaglie.
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