Anche con la pandemia e il decreto #iorestoacasa dobbiamo ricordare gli animali in pericolo per strada e segnalarli
Il panico da pandemia ha provocato tutta una serie di reazioni a catena di cui come al solito sono stati vittime molti animali domestici e non solo. La circolazione confusa di notizie poco attendibili e allarmiste hanno creato timori nella popolazione e nelle ultime settimane, molte associazioni hanno segnalato un aumento degli abbandoni di cani, da ricollegare alla paura di trasmissione del coronavirus.
A dire il vero, non vi è ad oggi uno studio che conferma che gli animali domestici trasmettano o possono contrarre il coronavirus. La cura di un animale è per legge considerato uno “stato di necessità” per cui tutte le attività collegate quali zootecnia e commercio alimenti per animali restano aperte per garantire ai cittadini i beni di prima necessità anche per i loro pelosi.
Accertato questi elementi, sono numerosi gli interrogativi che si sono posti i proprietari degli animali, a partire dal permesso di portare fuori i cani e tutti gli spostamenti quali andare dal veterinario o ad acquistare il cibo.
Le associazioni hanno tenuto a rassicurare i proprietari degli animali, ricordando i loro diritti e che possono continuare a provvedere agli animali, con l’autocertificazione predisposta dalle autorità per gli spostamenti.
Al contempo sono state evidenziate altre problematiche legate non solo alla gestione delle colonie feline o dei randagi per strada e dei canili, soprattutto per i volontari ma anche riguardanti la segnalazione di animali vaganti, in pericolo o feriti e il loro soccorso.
In un vademecum, l’Ente Nazionale Protezione Animali-Enpa ha giustamente voluto sensibilizzare i cittadini sul tema degli animali vaganti e sulla necessita di prestare soccorso.
Se una persona trova lungo la sua strada un animale ferito o investe un animale è suo dovere prestare soccorso, segnalando l’animale che sia domestico o selvatico, aspettando l’arrivo dei soccorsi nel caso in cui l’animale sia ferito.
Anche con lo stato di pandemia, ammoniscono le organizzazione animaliste, è importante continuare a segnalare.
Per il Ministero della Salute, il soccorso o il recupero di animali vaganti o feriti è una prestazione “indifferibile”, ricorda Enpa in un comunicato.
“Quindi nel caso in cui ci fosse un animale vagante o ferito bisogna assolutamente segnalare il caso alla Polizia Municipale del luogo precisando che secondo il Ministero della Salute, il soccorso o il recupero è prestazione “indifferibile” e non può quindi passare in secondo piano”.
Nel comma 9-bis dell’art. 189 del Codice della Strada viene specificato che “l’utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso agli animali che abbiano subito il danno”.
Per quanto riguarda la fauna selvatica, è possibile segnalare sia al Comando dei Carabinieri che mettersi in contatto con i Centri CRAS- recupero fauna selvatica oppure organizzazioni animaliste quali la Lipi in caso di uccelli.
Un dovere delle istituzioni e dello stesso cittadino che non può restare indifferente anche con le norme attuali ai bisogni di un animale.
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C.D.
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