Nelle acque dell Isole Eolie, esattamente in quel di Lipari, avvistati dei bellissimi esemplari di Delfino di Risso. Parla la biologa Monica Blasi.
Nella odierna società siamo abituati a dare tutto per scontato. Il cibo, l’acqua, la tecnologica. Insomma tutti aspetti che un tempo dovevamo “conquistare”, ingegnandoci nel farlo e nel portarlo a termine, e che ora abbiamo a portata di mano. Tale discorso si rifà al fatto che l’innovazione e l’avanzamento della società in termini di sviluppo ci fa dimenticare cose per le quali un tempo potevamo fare “grossi salti sul divano”.
Tutto questo per dire che: a volte, anzi molto spesso, la sola forza che ancora ci può sorprendere è quella della natura. La natura: colei che, come dicevano i greci, sempre è stata, è, e sarà sullo sfondo e che nessun dio o uomo fece. Bell’insegnamento potremmo dire. E parte della natura, oggi, è costituita dalla fauna, terrena e marina. Forse, anzi quasi sicuramente, gli animali sono gli unici che ci riescono a sorprendere grazie alla loro bontà d’animo o, magari, grazie a qualche loro strana, ma neanche troppo, apparizione.
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Delfino di Risso nelle Isole Eolie: parla la biologa romana Monica Blasi
Natura marina. Mari splendenti. Fauna che torna ad apparire come un vero e proprio miracolo. Sul finire dell’estate, come era accaduto con precedenti e nuovi avvistamenti nei mari italiani, sono tornati a “salutarci” i Delfini di Risso. Un’importante notizia che è stata riportata, direttamente, da un’esperta del settore: Monica Blasi.
Quest’ultima è una biologa romana che a Filicudi, un’isola dell’Italia appartenente all’arcipelago delle isole Eolie, gestisce un “mini ospedale” per curare delfini, tartarughe e capidogli.
Monica Blasi si è lasciata andare a parole d’amore e di grande ammirazione: “Incredibile passaggio di questi esemplari nelle acque delle isole Eolie – afferma la biologa – Questa specie di cetaceo appartenente al sott’ordine degli odontoceti ed è molto rara da osservare dalle nostre parti. Una volta era presente ma poi da anni era sparita la sua presenza in queste acque”
Chiaro a tutti: erano anni che non si vedeva da quelle parti. Così, una volta tornata, la biologa prosegue il suo discorso in codesta maniera: “Tuttavia ora la fortuna ci ha baciati ripagandoci con questo splendido avvistamento delle tante ore di fatica e di monitoraggio in mare con i nostri volontari dei campi di ricerca 2020 di ‘Filicudi widlife conservation'”.
Poi l’auspicio finale: “Speriamo che questo avvistamento sia di buon auspicio e ci faccia ulteriormente riflettere sull’importanza di proteggere al più presto il mare Eoliano affinché anche le future generazioni possano godere di questi spettacoli meravigliosi della natura”.